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Ecomondo Rimini: Anche gli alberi vanno in galleria del vento
Notizia pubblicata il 31 ottobre 2009
Categoria notizia : Fatti Curiosi
RIMINI. Le gallerie del vento non sono più riservate ad auto e aerei. Per studiare la loro resistenza e quindi il loro impatto sull'ambiente che li circonda, in galleria ci entrano anche alberi, palazzi, stadi e altre grandi costruzioni. Di questo ha parlato l'ingegnere Niccolò Petrucci, responsabile dell'aerodinamica della scuderia Red Bull formula1, nel suo Intervento a "alberiEdintorni", il terzo incontro nazionale tra alberi e uomini organizzato da Geat e Anthea, nella sala congressi Sgr.
Oltre cento operatori del verde, provenienti da tutta Italia, hanno trattato con diversi esperti di tutto il mondo il tema della tutela del patrimonio boschivo e degli alberi nelle aree urbane. L'ingegner Petrucci, che ha lavorato anche con la Ferrari e altri team inglesi, ha presentato l'aerodinamica. Una materia poco conosciuta perché non facilmente percettibile. Ma che condiziona in modo rilevante la nostra vita. E per questo è stata sviluppata sempre di più fino ad arrivare a studiare anche la resistenza al vento degli edifici e degli alberi.
In certi casi per rendere possibile l'analisi, vengono usati modelli in miniatura, realizzati secondo le leggi di similitudini e velocità relative. Dunque, nelle gallerie di vento, sviluppate per lo studio degli oggetti ottenendo gli stessi fenomeni reali che si hanno in movimento, si studiano le resistenze che oppongono gli alberi al vento. Un valore che varia in base al tipo di pianta e che dipende essenzialmente da forma, permeabilità e tipologìa delle foglie. Per esempio, la quercia non si comporta allo stesso modo del tiglio o del cipresso che ha una forma quasi perfetta, Viene studiato anche il comportamento dei boschetti, e quindi la sistemazione delle piante al suo interno. «Abbiamo la necessità di favorire l'ingresso dell'aria nelle città e mantenerla», ha commentato Maria Teresa Salomini, la coordinatrice della giornata