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Cinque ore di nevicata ed è il delirio
Notizia pubblicata il 15 dicembre 2010
Categoria notizia : Fatti Curiosi
Anona. Un delirio. Cinque ore di neve annunciata, dalle 10 alle 15, e la città resta bloccata fino a sera. Ci vogliono anche cinque, sei ore per raggiungere la città da sud e da nord o per attraversare Ancona. Ci mettono il carico la manifestazione degli studenti da una parte, a provocare il caos in centro, e la chiusura dell’A14 dall’altra, che manda in tilt Baraccola, Torrette e l’intera statale 16.
Fino a notte. In serata, mentre in città si era tornati a circolare, l’asfalto della 16 iniziava a ghiacciare e l’incubo di quanti erano ancora incolonnati in auto, anche sotto la lunga galleria del Montagnolo, era quella di passare la notte all’addiaccio. Una situazione drammatica. A nord, si è messo in azione il gruppo comunale della protezione civile di Falconara che, sulla superstrada, all’altezza del ponte di via del Tesoro, è intervenuto per assistere gli automobilisti incolonnati e per offrire loro acqua e bevande calde. La protezione civile si è mobilitata anche a sud, portando vivande all’altezza del McDonald’s, dov’erano fermi anche diversi camionisti, come sulla nuova statale, dove sono stati distribuiti panini e caffè.
Un giorno di follia
La mattina i problemi sembrano concentrarsi soprattutto in città. La gente nel panico abbandona le auto in mezzo alla strada, ovunque, e prosegue a piedi. Anche per ore. Senza gomme termiche né catene al seguito. Sono proprio le auto abbandonate e di traverso a causare il maggior numero di blocchi. Sull’asse nord-sud, sulla 16, in via Conca, via Albertini e via Primo maggio. Problemi per i bus nelle frazioni. Rimangono bloccate le ambulanze, fanno fatica a muoversi i vigili urbani, pare senza termiche. Attorno alle 14 esplodono piazza Rosselli e la Flaminia: gli automobilisti che hanno raggiunto il capoluogo la mattina cercano di tornare a casa. Dappertutto un blocco unico, a quasi un anno dalla débacle di fine gennaio. Anche se stavolta i mezzi del Comune sono partiti tutti.
Le concomitanze terribili
La situazione si complica subito a partire dal centro. Alle 10, quando inizia a fiocchettare, parte da Villarey la manifestazione studentesca contro il Ddl Gelmini. Si blocca il traffico. Così, quando inizia a nevicare sul serio, i mezzi anti-neve fanno difficoltà a pulire le strade, perché intasate. Ci si mette pure un’ondata di imbarchi e sbarchi in porto, con un incredibile carico di Tir, di cui l’Autorità portuale ha poi bloccato l’uscita. Ad un certo punto, è necessario chiudere lo svincolo su Torrette, dalla statale 16, perché un’auto l’ha imboccata al contrario e ha avuto un incidente: si deve tirare dritto fino a Falconara. Tra le 11.30 e le 12 un camion si mette di traverso sull’asse nord-sud, provocando un ulteriore intasamento, un altro blocca il Pinocchio e un’ambulanza è in difficoltà a Torrette. Piovono alberi a Varano, al viale della Vittoria e in via Manzoni. I vigili del fuoco devono intervenire anche per le vetture che finiscono di traverso e bloccano il transito di spazzaneve e spargisale. Saltano i collegamenti telefonici e Comune e Conerobus perdono i contatti su strada: si lavora solo via radio.
Il dramma dell’A14 chiusa
L’inimmaginabile accade verso le 13. Di fronte alla seconda bufera di neve e ad un incidente tra Ancona nord e Ancona sud, Società Autostrade chiude entrambi i caselli e dirotta il traffico sulla statale 16, che letteralmente salta. E così le vie di scorrimento a ridosso, come via Primo maggio e via Albertini. Tra i dannati della variante anche il Pdl Francesco Bastianelli e il presidente del Parco del Conero Lanfranco Giacchetti. Nel pomeriggio, Autostrade propone di far uscire i Tir e di convogliarli al parcheggio dello stadio del Conero, ma il Comune dice no.
I mezzi di Provincia e Anas non riescono a raggiungere le zone di competenza. E tra queste proprio la statale. Nel tardo pomeriggio si stava ancora dietro alla pulizia della 16. Attorno alle 21 la circolazione ha iniziato a riprendere, con blocchi precisi messi in atto dalla polizia stradale per spargere il sale. La Provincia riunisce la Sala operativa integrata. Nel pomeriggio, tutti al comando provinciale dei vigili del fuoco. La questione è sovra comunale, il coordinamento tocca a Roberto Oreficini, responsabile regionale della protezione civile. La Regione abbia fatto trapelare non poco disappunto per quanto accaduto. Il Pdl Giacomo Bugaro sollecita in consiglio regionale una verifica delle strade cittadine: in alcuni punti, la neve raggiunge i trenta centimetri.
Foto by http://www.flickr.com/photos/andrea_cesanelli