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Risveglio sotto la neve: 15 cm in Valmarecchia Disagi sulle strade, bloccato anche un pullman

Notizia pubblicata il 25 novembre 2008



Categoria notizia : Fatti Curiosi


I PRIMI fiocchi di neve sono arrivati anche nell’alta Valmarecchia. Ieri mattina la neve è caduta, anche se non in grandi quantità, nella parte più alta della valle, da Maciano di Pennabilli a Molino di Bascio, passando per Cantoniera, Carpegna e Villagrande. Ben 15 i centimetri che sono caduti sull’eremo di Carpegna, dove l’impianto sciistico ha già acceso i cannoni artificiali. Fino a ieri sera non ci sono stati gravi problemi alla viabilità, anche se la polizia stradale di Novafeltria è dovuta intervenire per soccorrere diversi automobilisti in panne, sorpresi dalla nevicata.

Un pullman impegnato in una gita turistica è rimasto in panne: agganciato con fuoristrada dalla polizia stradale fino a piazzale dell’Imperatore, è riuscito a rimettersi in carreggiata e a procedere, grazie anche al sale sparso dagli stessi agenti. Lungo il passo di Via Maggio sono dovuti intervenire nel pomeriggio alcuni spazzaneve.
GONGOLA l’impianto sciistico di Carpegna. «La neve è arrivata nei tempi giusti — dicono gli organizzatori — Se le temperature si manterranno così basse e continuerà a nevicare, molto probabilmente apriremo gli impianti già questo fine settimana». Nel nuovo piano urbanistico del parco Sasso Simone e Simoncello, sono previsti ampliamenti sostanziosi nell’area dell’Eremo. Tra i tanti interventi, la costruzione di un ristorante-albergo in sostituzione a quello già esistente in legno. Ma c’è chi non è d’accordo. Come l’ingegner Giuseppe Ferri, che afferma: «La nuova struttura prevista dal piano dovrà essere parzialmente interrata a monte del piazzale, e sarà accessibile solo dal parcheggio che costituirà il suo unico panorama, dal momento che verso monte non avrà finestre perché interrato sotto la scarpata».

Da qui la proposta di Ferri: «Perché non spostare il ristorante in una posizione più defilata come il canalone? Oppure perché non ampliare il complesso a fianco della chiesa? Ci sono tanti rifugi montani visibilissimi, e ormai fanno parte del paesaggio, proprio come il ristorante di legno presente». «Se è vero che non si può fare a meno degli impianti — conclude Ferri — a maggior ragione non si può rinunciare a un posto piacevole dove mangiare e dormire, con un panorama rivolto verso la natura e non verso l’asfalto».