Non ci sono santi 'Negozi tutti aperti'. Per l'1 novembre chiesta deroga al Comune
Notizia pubblicata il 12 ottobre 2008
Categoria notizia : Turismo
«RICORDATEVI di santificare le feste», ma non troppo. Ai commercianti del centro storico di Rimini il comandamento, ma soprattutto il provvedimento firmato dal Comune con cui si stabiliscono 3 giorni di chiusura obbligatoria in altrettanti festivi, va già stretto.
Soprattutto dal momento che il primo novembre, il giorno dei santi, e uno dei tre fissati da palazzo Garampi per tenere le saracinesche abbassate in tutto il territorio comunale (Iper compresi) cadrà di sabato.
I COMMERCIANTI hanno già fatto due conti. Un sabato così, con la crisi che corre, non si può regalare a nessuno. Ecco perchè Confcommercio ha avanzato, in questi giorni, la richiesta al Comune di prevedere una deroga. «Il vice sindaco Maurizio Melucci ne é già stato informato — fa sapere Gianfranco Simonetti, il presidente della Confcommercio di Rimini — Attendiamo ora il suo ritorno da Sharm El Sheikh (dove Melucci partecipa ai lavori della convention annuale promossa da Promozione alberghiera e Ascomfidi, ndr), per capire quale sia la disponibilità del Comune nei confronti della nostra proposta».
Qualche segnale, a dire il vero, é già arrivato. Il Comune potrebbe pure concedere la deroga per l'1 novembre, ma a quel punto dovrebbe darla a tutti, centri commerciali compresi. E questo ha già fatto storcere il naso alle associazioni di categoria. «D'altra parte la nostra posizione é nota — continua Simonetti — Nel dibattito avvenuto nei mesi scorsi su quali giorni festivi imporre per la chiusura obbligatoria, abbiamo sempre detto che sarebbe stato molto più corretto non considerare il territorio comunale tutto di interesse turistico. A nostro avviso i giorni di chiusura obbligatori andavano imposti solo per la Rimini davvero turistica, quella a mare della Ss 16, mentre il resto del territorio avrebbe dovuto rispettare il provvedimento di chiusura nei 10 giorni festivi emanato dalla Regione».
POLEMICHE vecchie, perchè ormai il Comune di Rimini ha deciso. Così come le altre amministrazioni comunali, che si sono adeguate. E alcune, ai 3 giorni di chiusura già previsti dall'accordo tra i vari comuni (1 gennaio, 1 novembre e 25 dicembre) hanno disposto la chiusura obbligatoria anche per altre festività . «Ormai quello che é fatto é fatto — conclude Simonetti — ma spero vivamente che sul primo novembre il Comune ci venga incontro. Tantissimi negozi hanno già dato la loro disponibilità a restare aperti, e a questo punto la decisione é tutta dell'amministrazione».
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