Il National Geographic esplora il fenomeno Romagna
Notizia pubblicata il 31 luglio 2007
Categoria notizia : Turismo
Un servizio sul numero di agosto della rivista National Geographic, racconta i viaggi e le ricerche: "E' un bazar del terzo millenio in cui trionfano kitsch e abbondanza". " La sfida è conquistare l'est dopo il record del 2006 delle presenze turistiche".
Vodka e piada aspettando i cinesi, così il National Geographic esplora il fenomeno Romagna
RIMINI- La sfida è conquistare i turisti cinesi. Ma per ora la Riviera deve accontentarsi di russi, tedeschi, scandinavi per cercare di superare il record di presenze dello scorso anno: 40.361.000 turisti. Le ragioni di un successo che non conosce grosse crisi vengono raccontate nel servizio «vodka e piadina» dedicato alla Riviera romagnola, pubblicato su National Geographic, da oggi in edicola con il numero di agosto.
Una costa che guarda ad est, ma che cerca di annovare una formula che pur funziona con nuove mode e tendenze. Le carte vincenti? La
varietà di proposte e i prezzi contenuti
Oggi l'industria turistica continua a funzionare a pieno regime - scrive Marco Pinna che ha curato l'ampio servizio corredato da belle foto di Alexey Pivovarov - : il suo variato cocktail di
servizi a prezzi ragionevoli, di
attrazioni ed
eventi , rappresenta ancora una formula vincente, soprattutto per le famiglie italiane che vogliono godersi una settimana o due di mare senza spendere troppo, magari alternando la classica
cucina romagnola a base di pesce e piadina con un
sushi bar o un ristorante messicano.
Tanti italiani, ma anche stranieri che possono contare sull' aeroporto Federico Fellini di Rimini, ormai un hub internazionale per i voli low cost, con collegamenti a 26 località europee, fra cui nove voli settimanali dalla Russia (non solo Mosca ma anche San Pietroburgo e Chelyabinsk) e sette dalla Germania. Si stanno affermando sempre di più anche le darsene che ospitano yacht di lusso che ormai non stridono più con la riviera delle famiglie.
Gli avventori dei locali alla moda - prosegue il servizio- sono gli stessi che ormeggiano il proprio yacht alla nuova darsena di Rimini, un porto modernissimo da 700 posti barca di cui è proprietario al 51 per cento il quarto uomo più ricco della Russia - il re del carbone Viktor Vekselberg - o nella futuristica darsena interna di Cattolica che però non ha sufficienti posti barca, perché è in costruzione un altro porticciolo più grande a Gabicce Mare, a poche centinaia di metri di distanza.
Ricchi e poveri, giovani modaioli e famiglie, trendisti e popolari: tutti insieme indistintamente a convivere nei 130 chilometri di costa, da Comacchio a Cattolica. "E' un bazar del terzo millennio, ricco e ordinato, in cui trionfano il kitsch, l'abbondanza e l'offerta - si legge nel servizio- Vuoi un gelato? Una piadina? Hai solo l'imbarazzo della scelta. Un sushi, un involtino primavera? C'è. Un ristorante di lusso, un fast food, una pizzeria, un cocktail, una birra, un frullato, una sala giochi, un sex shop, un negozio di abbigliamento. Tutto è a portata di mano senza soluzione di continuità».
Un bazar dove impazza l' happy hour che ha il suo apice al Papeete Beach di Milano Marittima dove «una ragazza brasiliana stappa una bottiglia di champagne e, come impone la moda del momento, la versa in testa ai molti pretendenti che le ballano intorno. Un bazar con i parchi tematici a dettare legge con continue file ad Oltremare «che attira frotte di persone che vogliono assistere agli spettacoli dei delfini e dei rapaci». Un bazar gestito da «una stirpe di professionisti delle vacanze che viene da molto lontano e che ha la capacità quasi miracolosa di restare sempre in piedi».