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Dopo San Giovanni s'allarga la protesta. Melucci: Polemiche assurde;Anche Sant'Andrea spegne il Natale

Notizia pubblicata il 17 novembre 2007



Categoria notizia : Fatti Curiosi


LOTTA senza quartiere. La guerra delle luminarie s'allarga. A macchia d'olio. Dopo Borgo San Giovanni, tocca a Sant'Andrea di Rimini

Per la prima volta in tre decenni, anche qui il Natale sarà  alla cieca. Niente lucine. Le cause sono più d'una.

Primo, spiega il presidente del comitato esercenti, Roberto Balducci, "il difficile sistema della riscossione" dei quattrini per gli addobbi. Secondo, "perchè aspettiamo interventi che aveva previsto il Comune nei parcheggi di via Melozzo da Forlì e via Cignani". Terzo, perchè "non ci si può ricordare dei commercianti solamente a Natale. Le vetrine devono essere illuminate tutto l'anno".

Quarto, chiude Balducci, "perchè se le luci di Natale sono una tradizione, anche la gente potrebbe essere coinvolta nella spesa, la quale sarebbe così di pochi spiccioli a testa".

La metastasi della protesta colpisce i borghi che negli ultimi anni hanno sempre brillato coi colori della festa. Il presidente del comitato di Sant'Andrea, Roberto Balducci, passa "ai raggi x" l'intricato sistema di erogazione delle quote per le luminarie. Spiega: "Funziona così: prima dobbiamo fare un preventivo delle luminarie.

Poi dobbiamo provvedere all'adesione dei commercianti. Quindi, arrivati all'Epifania, si va a chiedere il saldo ai colleghi. Alla fine della storia i negozianti danno il 50% all'installatore e del resto s'occupa il Comune". Ieri mattina, contro l'insurrezione dei commercianti del Borgo San Giovanni, s'é schierato il vicesindaco, Maurizio Melucci. Da Tenerife ha bollato come "assurde" le polemiche. Insiste: "Il Comune non chiede alcuna quota ad alcun commerciante.

Il Comune contribuisce all'iniziativa versando la metà  esatta delle spese sostenute da Comitati, Associazioni, Consorzi che realizzano gli spettacoli di luci di Natale".

E poi "non sono molti i Comuni in provincia e forse nel Paese che stanno avanti alle spese sulle luminarie natalizie".

Tra l'altro "quella di stare al buio, é una libera scelta dei commercianti del Borgo, evidentemente sicuri che oscurare una delle porte d'ingresso a una città  spettacolarmente illuminata sia una soluzione attraente e indovinata".

Sull'Iva tirata in ballo dai negozianti, commenta: "Lo sanno anche i bambini: ogni impresa può scaricare emettendo regolare fattura. Cosa peraltro che fanno tutti i Comitati e le Associazioni aderenti al protocollo". La schermaglia é agli inizi. Comunque vada, sarà  un Natale al buio.

foto by padesig