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Natale Bologna:L'abbuffata delle feste tra tortellini e certosino

Notizia pubblicata il 24 dicembre 2007



Categoria notizia : Fatti Curiosi


NATALE nel segno della tradizione per i bolognesi. Domani in tavola per il tradizionale pranzo ci saranno soprattutto i nostri prodotti tipici. E la polemica del caro prezzi, che ha tenuto banco in queste ultime settimane, non sembra aver inciso sulle vendite.

In centro affari d'oro, ma rincari nei listini

« Stiamo lavorando - dice Annamaria Bonaga, titolare del panificio Atti in via Caprarie - più del 2006, anche se i nostri prodotti, devo esser sincera, hanno un loro costo, essendo di una certa qualità Â». Per Bonaga é priva di fondamento la tesi di una città  senza soldi da spendere: «I bolognesi non hanno problemi di denaro, a dispetto di quel che si dice da più parti. Me ne sto accorgendo proprio in questi giorni di festa, durante i quali entrano clienti con tante borse e pacchetti».

PARLA di una ottima annata anche Marco Nannetti, uno dei titolari dell'Enoteca italiana di via Marsala: «Quest'anno non ci possiamo lamentare. Abbiamo avuto una buona stagione che, in questo periodo di festività  natalizie, andiamo a chiudere alla grande». Sulle tendenze della cultura del vino Nannetti ha le idee chiare: «Stanno andando fortissimo le bollicine. La gente beve bollicine perchè cerca quella spensieratezza, che proprio loro sanno offrire con sincerità . E' un vino che mette allegria e fa festa. Per quel che riguarda i clienti, osservo che ci sono sempre più giovani, che vengono in negozio a fare acquisti. Non sono degli sprovveduti, ma si documentano e scelgono bottiglie di pregio. Per fortuna, sta passando sempre più, anche fra le nuove generazioni, il messaggio secondo cui non bisogna bere di tutto, ma con attenzione e cultura».
Il pranzo di Natale é ormai alle porte. Giovanni Tamburini, proprietario dell'omonima gastronomia in via Drapperie, illustra il menù di una famiglia bolognese doc:
«Se alla vigilia non può mancare il pesce, cucinato in tutte le salse, a Natale sono di obbligo i tortellini in brodo, il lesso, lo zampone e il cotechino. Di contorno la mostarda cremonese, gli spinaci, il puré e le lenticchie. Non dimentichiamo però i carciofi al forno. Sui dolci Bologna, ad essere sincero, batte un po' la fiacca. Ci difendiamo comunque con la classica zuppa inglese, il certosino e l'immancabile ciambella. Per i più golosi, spazio anche al mascarpone. Innaffiamo quindi i nostri piatti con, per i tortellini, un buon lambrusco, mentre, per il lesso e il cotechino, andiamo su un pignoletto frizzante».
Quest'anno i prezzi, per il pranzo di Natale (per una famiglia di quattro persone) subiscono comunque aumenti rispetto al 2006.
Da Tamburini, un chilo di tortellini artigianali costa 33,50 euro. L'anno scorso ne servivano 32. Stesso prezzo da Atti, anche se, il Natale precedente, la spesa era di 32,50 euro.

ALLA COOP di San Ruffillo di via Ponchielli bisogna distinguere tra tortellini di prima e di seconda scelta. Il prezzo varia, in questo caso, da 16,17 a 15,48 euro. Per i dolci facciamo i conti in tasca con certosino e panettone. Da Atti il costo medio di un panettone é di 19 euro. Un panettone artigianale, da Tamburini costa 18 euro, da Atti 20 euro e, alla Coop di San Ruffillo 11,85 euro.(Foto by Il CAMA