E il Naima prende la valigia Nel 2009 meno concerti a Forlì Faenza, Bagnacavallo, Longiano: il club diventa itinerante
Notizia pubblicata il 03 gennaio 2009
Categoria notizia : Musica
IL SUO padre-padrone, Michele Minisci, la vede come una buona notizia: il Naima club diventa itinerante. E allora?
«Allora ci faremo conoscere di più — proclama con tono trionfalistico —. Aumenteranno i concerti in giro: più qualità e meno provincializzazione». Esultanza. Ma dipende dai punti di vista, certo è che nella location di via Somalia 2 i concerti diminuiranno di numero. Prima ce n’era almeno uno ogni venerdì. Con l’avvento del 2009, e l’apertura della seconda tranche di stagione, il programma si diluirà con spettacoli in trasferta a Bagnacavallo, Longiano, Faenza e anche nei teatri forlivesi. Di conseguenza questo cambio di strategia penalizzerà giocoforza gli appassionati di musica in città: «Ma il 70% dei nostri iscritti proviene da fuori Forlì», rincara Minisci (nella foto nel tondo). E alla fine la traduzione dell’iniziativa è semplice: andiamo incontro al nostro pubblico, che a Forlì non c’è. Sarà, come sempre, il tempo a dire se la scommessa benedetta da ‘Strade blu’ e ‘Accademia perduta’ si rivelerà azzeccata
Intanto si comincia. Il via è fissato per il 16 gennaio, al delizioso teatro Goldoni di Bagnacavallo col concerto di Eugenio Finardi accompagnato dalla sua band. Il 23 gennaio si torna ail Naima, con uno spettacolo già visto l’anno scorso e di forte impatto nostalgico. Sul palco la band napoletana degli Osanna, protagonista del progressive rock italiano negli anni 70, accompagnata da un ospite pazzesco: David Jackson. Certo, ai più il nome nulla dirà, ma chi è sulla cinquantina sa bene che Jackson è stato il sax trainante, insostituibile dei Van der Graaf Generator, gloriosa band della scena rock anni 70. Basta ascoltare l’assolo in ‘Killer’, epico frammento dell’album ‘H to he, who am the only one’ (anno 1970). Il 30 gennaio poi il Naima si trasferirà nell’inedita sede del teatro ‘Il Piccolo’ in via Cerchia per il latin jazz di Ray Mantilla. Il 6 febbraio si torna sul palco di via Somalia con i mitici Soft Machine, band inglese, pezzo di storia degli anni 60, dove militarono Kevin Ayers e Robert Wyatt. Il 13 febbraio, sempre al Naima, molta curiosità per il progetto di Roberto Gatto. Il dinamico batterista jazz proporrà un suo omaggio al rock progressive con una formazione interessante: John de Leo, Gianluca Petrella, Fabrizio Bosso, Luca Mannutza, Maurizio Giammarco, Roberto Cecchetto.
Venerdì 20 febbraio, al ‘Piccolo’, toccherà ad Alberto Patrucco, tornato, dopo i suoi successi a ‘Zelig’, al suo primo amore, la canzone d’autore, e per questo si cimenterà nell’interpretazione di Georges Brassens, il grande chansonnier francese, di cui ha inciso un cd. Il 27 febbraio rotta sulla bomboniera del teatro Petrella di Longiano, con Aida Cooper, vera blueswoman.
Il 6 marzo si ritorna al Naima per una serata all’insegna del frenetico rock and roll e dell’esplosivo boogie woogie con Mathew Lee. Jacqueline Perkins, voce folk-rock della westcoast statunitense, sarà la protagonista della serata che si terrà al teatro ‘Dragoni’ di Meldola, venerdì 13 marzo; mentre la nuova reginetta del blues, Ana Popovic sarà al teatro ‘Masini’ di Faenza il 20 marzo; e il 27 marzo tornerà al Naima club, un vecchio amico blues, Popa Chubby. Aprile si aprirà con un ospite di prestigio: Nicola Conte, sapiente alchimista di un jazz sposato al lounge, accarezzato da toni suadenti e soft. Il suo ultimo cd, ‘Rituals’, ha ottenuto ottime recensioni e lo ascolteremo al Naima, il 3 aprile . Poi il 10, al teatro ‘Fabbri, i Floyd Machine. Il 17 aprile ritorno al ‘Piccolo’ con Cristina Zavalloni, il 24 aprile musica brasiliana, al teatro ‘Fabbri’ con Vanessa Da Mata, grande interprete della nuova canzone brasiliana, dopo il successo del suo ultimo cd dove duetta con Ben Harper. Infine, gran finale in via Somalia con i Good Fellas, l’8 maggio. E i bilanci li faremo dopo.
foto by http://www.flickr.com/photos/ziowoody/