Le offerte più convenienti
Prenota gratis
Nessuna commissione

Il matrimonio ritrovato da Muti Paisiello apre la lirica a Ravenna

Notizia pubblicata il 18 dicembre 2008



Categoria notizia : Musica


SARA’ un’appendice invernale di Ravenna Festival ad inaugurare la stagione del Teatro Alighieri. Stasera e domenica va in scena Il matrimonio inaspettato di Giovanni Paisiello, tesoro del ‘700 napoletano riportato a nuova vita per volontà ed impegno di Riccardo Muti che lo scorso maggio lo ha diretto a Salisburgo ricevendo un’accoglienza trionfale dal pubblico del prestigioso festival austriaco e consensi unanimi dalla critica internazionale.

L’opera di Paisiello si inscrive nel progetto mirato al recupero della scuola musicale napoletana del Settecento e alla sua profonda influenza sul panorama europeo che coinvolge il Festival di Pentecoste di Salisburgo, il Ravenna Festival e, dal prossimo anno, l’Opera di Parigi in un percorso quinquennale mirato alla riscoperta di tesori che vedranno nuova la luce in prestigiosi palcoscenici europei.

Non è un caso infatti se uno dei mille gioielli nascosti nella Biblioteca del Conservatorio di San Pietro a Majella, come questo poco conosciuto capolavoro di Paisiello sembra riassumere in sé quella prospettiva europea di cui l’opera napoletana, un vero e proprio genere d’esportazione italiano del secolo XVIII, è da sempre stata uno dei simboli. Tarantino d’origine ma napoletano di formazione (tra i suoi maestri al conservatorio di sant’Onofrio c’è un nume tutelare della Napoli musicale come Francesco Durante), Paisiello compone l’opera buffa “Il matrimonio inaspettato” nel 1779 in un luogo che sembrerebbe il più lontano di tutti dallo spirito napoletano: la corte imperiale di Caterina di Russia a San Pietroburgo.

LA REGIA è di Andrea De Rosa, giovane artista teatrale napoletano che per intelligenza e raffinatezza culturale in pochi anni è riuscito ad imporsi sulla scena italiana catalizzando attenzioni e riconoscimenti; le scene di Sergio Tramonti, i costumi di Alessandro Lai, le luci di Pasquale Mari e i movimenti coreografici di Anna Redi. Giovani e di grande talento gli interpreti: Alessia Nadin (Vespina), Marie-Claude Chappuis (la Contessa di Sarzana), Mario Cassi (Giorgino) e Nicola Alaimo (Tulipano). Il Coro del Teatro Municipale di Piacenza è preparato e diretto da Corrado Casati mentre la buca ospiterà la “creatura” di Riccardo Muti, l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini che, dopo essersi aggiudicata il Premio Abbiati quale miglior iniziativa musicale per “i notevoli risultati che ne hanno fatto un organico di eccellenza riconosciuto in Italia e all’estero”, si presenta ora nella sua nuova formazione.

foto by http://www.flickr.com/photos/