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Con la Musical Academy di Gino Landy Broadway sbarca a Riccione

Notizia pubblicata il 24 agosto 2007



Categoria notizia : Fatti Curiosi


La Perla verde si prepara a vivere le prossime stagioni sotto l'egida dello spettacolo. Ad ottobre nascerà la ' Musical Academy' che, come recita il nome, preparerà giovani talenti armati di serie intenzioni di entrare a far parte del magico mondo dello spettacolo.

L'idea dell'Academy è stata del maestro Gino Landi, regista e coreografo, fra i più noti in Italia. Il suo sodalizio artistico con Garinei e Giovannini ha messo in scena storiche commedie musicali. Chi non ricorda Rugantino o Aggiungi un posto a tavola? E le coreografie degli show del sabato sera della Rai negli anni '70 e '80: «Quando in Rai ancora esistevano corpi di ballo e coreografie. Ora il ballo è limitato a pochi secondi. Se volti un attimo la testa è già finito. Non sono balli. Sono dei jingle!». Prima stoccata all'emittente pubblica.

Come le è venuta l'idea di aprire una scuola di musical nella Perla verde?
«Da cinque anni, in l'estate, realizzo una giornata di stage sul musical all'Aquafan. Ho avuto un'ottima risposta sia nel numero di ragazzi che vi prendeva parte sia nei talenti che ho potuto vedere all'opera. Ecco perchè ho scelto Riccione».

Quale sarà il suo ruolo all'interno dell'Academy?
«Sarò il direttore artistico. Mensilmente terrò degli stage sui corsi insegnati nella scuola».

Chi saranno gli insegnanti?
«Ballerini e insegnanti professionisti che da anni lavorano con me. Ad esempio Francesco Vitiello e Elena Ronchetti. che sono i direttori artistici dei parchi Oltremare e Aquafan. Le insegnanti di canto saranno Norina Angelini, Lykke Anholm, Caterina Colombani. Gianluca Rampini, ballerino classico e moderno. Per la parte strumentale ho reclutato Fabio Pecce. Sarò affiancato da ottimi professionisti».

Che tipo di corsi seguiranno gli allievi?
«Tutte le discipline che hanno attinenza con il musical. Dal canto singolo e corale alla danza jazz, classica, il tip-tap, il passo a due. Dizione, recitazione e trucco teatrale. Molti ragazzi si limitano a seguire una sola disciplina. Nell'Academy sarà possibile seguire i corsi in sinergia. Quindi prepararsi in modo professionale. Questo permette un inserimento serio nel mondo del lavoro. Negli ultimi anni sono nate molte scuole ma fini a sè stesse. Una volta terminati gli studi i ragazzi non vengono inseriti in un contesto professionale. La mia finalità è un reale inserimento nel mondo dello spettacolo».

Quindi ha intenzione di allestire degli show con i suoi allievi?
«A fine anno metteremo in scena un saggio. Ma per partecipare occorre uno sforzo continuo. La scuola non si conclude con un anno di lezioni. Per essere bravi professionisti occorre tenacia e determinazione».

Ha mai visto qualche musical prodotto in Italia? Cosa ne pensa?
«Negli ultimi anni sono stati allestiti musical importanti e questo mi fa piacere. Pensi a Notre Dame. Trovo che nelle ultime produzioni ci sia un notevole progresso. Il problema è che in Italia si è costretti alle tournèe, a differenza degli Stati Uniti, e girare costa.

Che tipo di pubblico segue il musical?
«Spesso sono anziani. Ma la tendenza sta cambiando grazie alla Tv che ha fatto conoscere ai più giovani questo genere e che ha lanciato dei personaggi (il maestro parla della trasmissione Amici, ndr). La trovo un'ottima operazione. I ragazzi in questo modo si appassionano al musical». Seconda stoccata a 'mamma' Rai.

I suoi programmi per il futuro?
«A novembre riprenderà la programmazione, al Sistina di Geronimo Stilton un musical per bimbi che ha un gran successo. E poi il 'Letto ovale' interpretato da Barbara D'Urso e Enrico Micheli. Dopo Roma toccheremo tutte le grandi città italiane. Curerò anche la regia del Festival di Sanremo» .

Per concludere. Com'è la situazione dei teatri italiani?
«Non vorrei scendere nel pettegolezzo. Ma non si naviga in buone acque. I nostri teatri avrebbero bisogno di maggiore cura. Altrimenti restano solo uno strumento nelle mani dei vari direttori artistici».