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Ravenna Jeanne d'Arc in musica e visioni mistiche Intanto a Forlì debutta il celebre musical Cats

Notizia pubblicata il 19 giugno 2008



Categoria notizia : Spettacoli


TRIPLO appuntamento con Ravenna Festival che stasera al PalaFiera di Forlì presenta Cats, il celebre musical di Andrew Lloyd Webber. A Ravenna invece, sempre nell'ambito della manifestazione, viene inaugurato un nuovo filone tematico che indaga il rapporto tra musica e cinema.

Primo appuntamento, questa sera alle 21.30 al Teatro Socjale di Piangipane, é con Jeanne d'Arc, la pellicola in bianco e nero di Carl Thèodor Dreyer del 1928. Per l'occasione sarà  musicata dal vivo da Hector Zazou. Il film muto realizzato dal grande regista danese sulla figura della santa guerriera patrona di Francia, é stato infatti fin dalla nascita fonte di ispirazione per molti musicisti.

Hector Zazou, musicista, compositore e arrangiatore francese, continua nella tradizione di creare una colonna sonora 'aggiunta', trasformando le suggestioni delle immagini silenziose in 'visioni sonore' estremamente personali. Visto che Dreyer aveva girato La passione di Giovanna d'Arco utilizzando essenzialmente primi piani, l'eclettico Zazou, musicando ex novo questo classico del cinema muto, ha scelto di mantenere anche in musica lo stesso approccio. Utilizzando come materia prima esclusivamente le sue registrazioni del canto degli uccelli, incise a distanza ravvicinata, come avviene per i primi piani, Zazou manipola, deforma, stiracchia o comprime i canti, snaturandoli grazie ad artifici elettronici.

Anzichè sottolineare dall'esterno la progressione drammatica, egli entra direttamente nella testa di Giovanna. Creando un effetto sorprendente sullo spettatore. La rassegna prevede in tutto sei appuntamenti, tutti dedicati alla fruttuosa contaminazione tra l'arte più antica e quella più moderna.

Sempre oggi, ma alle 19, il Festival propone un evento ancora una volta dedicato alle donne. Per il ciclo 'Alle 7 della sera' Elisabetta Gulli Grigioni presenterà , nella chiesa di Sant'Eufemia di via Barbiani, Visioni e visonarietà  claustrali, letture iconografiche di una serie di incisioni che raccontano il personalissimo percorso ascetico di alcune monache dall'XIII al XIX secolo. L'osservazione prende in considerazione documenti iconografici e letterari che riguardano alcune mistiche: da Margherita da Cortona a Teresa d'Avila, da Maria Maddalena de' Pazzi a Maria Crocifissa.

(foto di http://www.flickr.com/photos/yuriybrisk