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Lontani, diversi ma tanto Collateral. Il secondo anno della rassegna

Notizia pubblicata il 14 novembre 2007



Categoria notizia : Eventi


INSTABILE, OBLIQUA, indifferente ai codici linguistici e capace persino di percorrere le decadi che separano le generazioni. Ma, soprattutto, decisa a lasciarsi sedurre dalle infinite possibilità  che ogni incontro svela.

La musica contemporanea affronta traiettorie stilistiche che non appartengono più al pop, al rock, all'elettronica. Ma cerca piuttosto occasioni per dialogare, per portare sulla scena l'arte dello scambio, la forza creativa della condivisione di un palcoscenico

QUESTA l'ipotesi di lavoro elaborata da Corrado Nuccini, leader della band emiliana Giardini di Mirò, un gruppo che in Inghilterra definirebbero art rock, per via delle ossessive fascinazioni per un immaginario fatto di avanguardie storiche piuttosto che di chitarre elettriche (come era successo per i Roxy Music e più di recente per le star teenager Franz Ferdinand).

Il musicista ha infatti allestito un festival 'diffuso' che ha battezzato Collateral e documenta proprio questa ritrovata necessità , per chi compone, di attraversare le mappe e raccontarsi.

Un viaggio (voluto dall'Arci con la Regione Emilia Romagna) che inizia domani alle 22 al Locomotiv Club di Bologna (via Serlio 25/2; ingresso gratuito) dove lo scrittore Emidio Clementi, (Rizzoli pubblicherà  nei prossimi giorni il suo nuovo libro), noto per i i ritratti di una Bologna cupa e disperata (come in La Notte del Pratello) declamerà  accompagnato dal pianista americano Dustin O'Halloran, compositore romantico (sue le musiche del film Maria Antonietta) e oscuro, capace di rappresentare emozionanti panorami bucolici spezzati dalla rabbia arcaica ed esoterica della natura.

STRAORDINARIO ANCHE (forse é l'evento più bello) il concerto di sabato 24 al Vibra di Modena. Gli ultra psichedelici Julie's Haircut, capaci di canzoni morbide come le musiche dei film di Lynch accompagneranno due figure essenziali dell'avanguardia degli ultimi decenni.

Damo Suzuki, leader dei Can, la band che, nei primi anni '70, diede vita alla ultrasperimentale scena tedesca dei "corrieri cosmici", gruppi che esaltavano gli orizzonti astrali dello spazio, spinti da una fede ingenua, primitiva per la "rivoluzione tecnologica". E Sonic Boom, che, con il gruppo Spacemen Three, ha offerto al rock moderno, tutto la tensione lisergica che si respirava nei club anni '60 di Carnaby Street, ma passata per una polverosa macchina del tempo che ha viaggiato per le epoche sino ad arrivare a un "elogio del rumore".

VENERDàŒ 30 al Circolo Calamita di Cavriago (Reggio Emilia) è in programma il concerto di Murcof, il multistrumentista messicano (vero nome Fernando Corona), che dissemina di frammenti folkoristici orchestrali del suo paese canzoni dedicate ai grandi classici della musica contemporanea come Arvo Part.

Dividerà  il palco con il giovane Enrico Fontanelli che, con la sigla Volvo Tapes farà  volteggiare tra le pareti del club l'eterea leggerezza dell'ambient music, fatta di un continuo incedere di sfumati panorami urbani. Concludono la rassegna il concerto di Disco Drive e Port Royal (questo sabato a Piacenza, Circolo For Sale) e Piano Magic e Klima (1° dicembre, Forlì, Ex Machina). Ultimo appuntamento il 9 dicembre al Circolo Zuni di Ferrara con Xela e Volker Bertelmann, uno dei virtuosi europei del cosiddetto ' piano 'preparato'. 051 261823.