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Zocca aprirà  il Vasco-museo. Dischi e memorabilia in mostra

Notizia pubblicata il 27 ottobre 2008



Categoria notizia : Turismo


LA MOSTRA “...dove arriva quel microfono...”, retrospettiva di Vasco Rossi dei primi anni Ottanta, allestita nella sala del Consiglio comunale di Zocca alla fine del 2005, é stata la prova generale.

Il successo oltre le aspettative di questo evento, tenuto a battesimo da Blasco in persona, si può considerare la molla che ha fatto pensare a qualcosa di più grande. Ora, Tommaso De Luca di Roma, il fotografo Alessandro Pizzarotti di Parma e Carla Dallari, zocchese, amica da sempre di Vasco, vedono trasformata loro prima iniziativa in qualcosa di più sostanzioso, in qualcosa di duraturo nel tempo: un museo per la rockstar, che sarà  lui a inaugurare, entro la fine del prossimo anno, nel suo paese conosciuto ai quattro venti perchè vi sono nati anche l'astronauta Maurizio Cheli, lo scrittore Marco Santagata, ma soprattutto per le inossidabili canzoni di quel ragazzo passato dalla Vita spericolata, ad Alba chiara a Il mondo che vorrei.
MA TOMMASO De Luca, curatore di questa «cosa meravigliosa», non ci sta proprio che si usi la parola museo: «Il museo — dice — si fa quando le persone sono morte e Vasco, grazie al cielo, é vivo e vegeto e lo avremo con noi ancora per tanto tempo. Quello che si sta concretizzando vuole essere un omaggio, una mostra che parte da una base di vintages e si arricchirà  col tempo. Ogni fan di Vasco avrebbe piacere di mettere una piccola pietra».
UN ‘OMAGGIO' in divenire, quindi, che all'inizio ospiterà  tutti i dischi originali della rockstar, fotografie, che, attenzione, «non saranno solo quelle della mostra del 2005», oggetti con alle spalle una storia. Sarà  ospitato in un sito istituzionale individuato nel 2005: il palazzo del municipio di Zocca, in una area adibita in passato a bocciodromo che ora verrà  riassettata e adeguata allo scopo. E qui troverà  posto anche la scuola di musica Massimo Riva, «perchè come dice sempre anche Vasco Rossi, lui é la tomba di più teste».

« IL MIRACOLO si é compiuto», commenta con entusiasmo il curatore. «E' una vicenda nata per gioco, tra amici, tra fan di Vasco che, col passare del tempo, ha preso corpo e ora ci sembra incredibile. Noi ringraziamo in particolare il sindaco Carlo Leonelli: ha sposato in pieno questa iniziativa lasciata dal suo predecessore Carmen Zini che aveva creduto in noi».Â