Il museo delle tradizioni rurali e venatorie raccontato su Sky

IN QUESTI giorni, una troupe televisiva si trova a Rocca San Casciano, per preparare un servizio che andrà in onda su Sky ai primi di maggio sul canale ‘Caccia e pesca’.

Due gli argomenti su cui sono puntate le telecamere: il museo delle Tradizioni Rurali e Venatorie di via Cavour, curato e gestito dall’associazione Tradizioni Acquacheta; la caccia di selezione al capriolo, nell’alta valle del Montone.

Spiega il responsabile del gruppo Bruno Modugno, giornalista, regista e scrittore di vari romanzi, fra cui ‘Re di macchia’, finalista al Premio Strega e guida dell’omonimo film: «C’interessa il museo di Rocca San Casciano, perché corrisponde al concetto di caccia tradizionale e moderno: la caccia è un momento di aggregazione sociale nella preparazione e nel risultato. Infatti, quando si è a caccia o a tavola per gustarne il frutto tutti i partecipanti sono uguali, senza distinzioni di alcun genere».

Il museo, aperto la domenica pomeriggio dalle 15 alle 18 (info: tel. 0543/951279), espone disegni e rare fotografie, attrezzi agricoli arcaici e strumenti artigianali, che raccontano la realtà degli ultimi secoli.

Spiega il presidente Giorgio Zauli: «Il nostro obiettivo è quello di conoscere e far conoscere il passato ai giovani, per capire il presente e costruire il futuro». Ecco allora documenti, immagini e oggetti che riportano il visitatore al passato cui siamo ancora legati. Non mancano curiosi documenti e immagini di cacciatori, anche in sella alla bicicletta, con fucile a tracolla e cane nel cestino della bici. Vi è poi la divertente sezione ‘giochi e giocattoli’ di una volta, con la possibilità per i ragazzi a usarli e a costruirli. Il tutto è stato realizzato lungo un percorso didattico per le scuole, in grado di guidare le giovani generazioni a scoprire il loro passato (dei genitori o dei nonni), per costruirsi un’identità forte, con cui affrontare le sfide del futuro, senza pregiudizi né paure.

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