Muse
Notizia pubblicata il 07 giugno 2006
Muse
In concerto il 7 giugno presso il Rolling Stone di Milano per l?unico club show del 2006 anteprima del tour mondiale. Per l'occasione presenteranno anche alcuni brani tratti dal nuovo album Black Holes And Revelations in uscita il 30 giugno.
Dopo aver venduto nel mondo più di 2 milioni e 300 mila copie di Absolution, il loro quarto album uscito nel 2003, e oltre 350.000 biglietti in tutto il mondo con il conseguente tour, gli inglesi Muse si apprestano a presentare il loro nuovo quinto album Black Holes And Revelations.
I Muse (Matthew Bellamy, chitarrista, pianista e cantante, Chris Wolstenholme, bassista e Dominic Howard, batterista) dal 12 maggio sono tornati in tutte le radio con il nuovo singolo intitolato ?Supermassive Black Hole? (dal 16 maggio disponibile in esclusiva su i-tunes e dal 1° giugno sarà poi disponibile in tutti gli altri e-store).
Black Holes And Revelations è il quinto attesissimo album della band, registrato in America, Francia e Italia e mixato in Gran Bretagna.
Muse è una band di origine inglese composta da Matthew Bellamy (chitarrista, pianista e cantante), Chris Wolstenholme (bassista) e Dominic Howard (batterista). I tre ragazzi fecero conoscenza a scuola a Teignmouth nel Devon, a circa 250 miglia di distanza dal centro di Londra. Avevano 12-13 anni quando formarono la loro prima band chiamata Gothic Plague, che a dire il vero non ebbe un grande successo.
Questo spinse i tre giovani ragazzi a cambiare il loro nome prima in Fixed Penalty e poi in Rocket Baby Dolls. Intanto nella scena inglese si affacciava il Britpop, con l'avvento degli Oasis e dei Blur; ma i ragazzi giudicavano questo tipo di musica non appassionante, così girarono la loro attenzione verso l'altra parte dell'Atlantico iniziando ad ascoltare la musica Americana. I Nirvana con "Nevermind", The Smashing Punpkins ma sopratutto i Radiohead furono la loro "Musa" ispiratrice.
Forse senza rendersene conto i Muse si apprestano a rappresentare il 'lato oscuro' della gioventù britannica. L'importante è fare musica e, soprattutto, farla a modo loro: "?fare musica è qualcosa che avrei fatto comunque perché c'è una sensazione unica legata al fatto di creare della musica. Non è solo una questione di gioia personale legata al fatto che mentre si suona si prova qualcosa come se si rilasciasse dell'endorfina nel sistema?".
Con il loro nome cambiato in "Muse" le cose iniziarono a farsi molto più serie: iniziarono a suonare in ogni tipo di locale e un certo numero di labels americane iniziarono a mostrare interesse nei loro confronti;dopo un grande show al Mercury lounge di New York e a Los Angeles finalmente firmarono con la Maverick Records, la stessa label di Madonna. Poi altri accordi, con la Motors, Naìve e della Mushrooms Records. Il successo dei loro due primi EP's "Muse" and "Muscle Museum" incoraggiò la band a registrare il loro primo album, Showbiz, un ottimo disco d'esordio per quasi tutta la stampa internazionale. La passione dei Muse e la loro energia spinse John Leckie (produttore dei Radiohead) a prenderli "sotto la sua protezione".
Dopo un lungo tour tra il 1999 e il 2000 i Muse registrarono il loro secondo capitolo: Origin of Symmetry:
"?credo che in realtà in quel lavoro si possa trovare esattamente un riflesso di quello che eravamo e che saremmo senza una struttura intorno. Il disco rappresenta nella forma migliore il caos di chi cerca un deal, di chi viaggia per suonare e di chi in realtà non capisce esattamente cosa stia succedendo, credo che 'Origin of Symmetry' descriva esattamente quel tipo di stato d'animo". Dopo Nel Settembre 2003 è la volta del 3 LP: Absolution, con il quale si prefiggono un obbiettivo: scoprire se stessi. Prima con l'aiuto del vecchio amico Paul Reeve, poi, ingaggiata una grande orchestra sinfonica, con l'hitmaker americano Rick Costey, già accanto a Rage Against The Machine, Audioslave e Philip Glass.
"...Credo che con 'OOS' abbiamo definito una direzione sonica e che con 'Absolution' ci sia una sorta di continuità a tutto ciò, anche se abbiamo provato a portare le idee a un livello superiore. Una canzone come 'Stockholm Syndrome' potrebbe anche assomigliare a cose già suonate nel disco precedente ma è anche la ricerca di una strada alternativa e di un'evoluzione. In questo album ci sono pure canzoni che nascono da idee completamente nuove. Come 'Endlessly', 'Blackout', 'Butterflies And Hurricanes', 'Hysteria', pezzi che hanno decisamente poco a che fare con i lavori precedenti".... Per maggiori informazioni www.musemuseum.it.....biglietti su www.ticketone.it