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L’unità d’Italia è iniziata da Rimini
Notizia pubblicata il 09 giugno 2010
Categoria notizia : Cultura
Il 1815 fu un anno importante, tutti gli studiosi sono sempre stati concordi che il 30 marzo 1815, proprio a Rimini, ci fu il primo programma di rivendicazione dell’indipendenza, dell’unità e libertà nazionale racchiuso nel famoso documento del re-generale Giochino Murat noto come il “Proclama di Rimini”.
Una Rimini che dal 1798 al 1815 aveva visto cambiare le insegne di dominio ben otto volte, una città di provincia di uno stato pontificio alle ultime battute, una rimini non avvezza a glorie e fama dalla fine della signoria malatestiana, rinchiusa nelle sue mura con ventidue parrocchie e ottomila abitanti.
Il re generale Giochino Murat salì sul trono di napoli nel 1808 e dopo esser stato acclamato Re d’Italia ad Ancona il 19 marzo, giurò di voler respingere gli invasori stranieri oltre i confini italiani insieme ai suoi 40mila soldati. Murat gridò per la prima volta ‘unità’ asserendo: “Dall’Alpi allo stretto di Scilla odasi un grido solo: L’indipendenza d’Italia”.
Purtroppo il sogno di Murat non fu raggiunto così velocemente: il 5 maggio al castello della Rancia l’armata napoletana fu sbaragliata tra Tolentino e Macerata, poi per sfuggire ai Borboni Murat si rifugiò in Corsica. L’8 ottobre fece l’ultimo disperato tentativo per riconquistare il regno, sbarcando a Pizzo Calabro con trenta uomini successivamente fu catturato e fucilato il 13 ottobre.
Questo sogno riminese divenne uno dei pilastri su cui la tanto sofferta e combattuta unità della nazione, venne ottenuta nel 1861.
Anche Alessandro Manzoni fu colpito dal grido di unità promosso da Murat, con la sua celebre canzone intitolata “Proclama di Rimini, 1815” che al verso 34 recita: “liberi non sarem se non siam uni”.
Lo stesso 30 marzo 1815 fu lanciato ai soldati un bando che incitava ad una guerra ‘d’Onore e di Fedeltà, per le libertà, per l’indipendenza della patria, per trionfo dé principi liberali messi in bando dà vostri nemici..”
Indiscutibile quindi il valore straordinario di questo documento, che traccia le fondamenta del processo per ottenere la tanto sognata unità italiana.
Nel 1815 Rimini non poteva immaginare i cambiamenti che l’aspettavamo e di cosa potesse significare quel mare e quella spiaggia che la resero celebre in tutto il mondo per i due secoli a venire.
Chissà quali altri ideali, idee e sogni riminesi potranno far parte della “grande” storia, contribuendo alla crescita del nostro stato.