Doccia fredda sul Motorshow. La fiat non partecipa al Salone

Fiera. Ha investito soldi a palate a Francoforte, ora risparmia. Dice no all'unico, prestigioso Espo Nazionale. Promotor non rilascia repliche: nel summit dell'Unrae il destino dell'edizione 2009?

Dopo aver speso fior di palanche al recentissimo Salone di Francoforte e aver tappezzato di cartelloni pubblicitari la capitale fieristica della Germania, dall'aeroporto al "zentrum", la Fiat si scopre povera. Tanto povera da annunciare -non prima delle puntuali anticipazioni fornite in particolare da "Quattroruote" - di non poter prendere parte al 34mo Salone del Motor Show, in programma nella nostra città dal 5 al 13 dicembre prossimi.
Non è un fulmine a ciel sereno, visto che le nuvole sul comparto automotive non sono di oggi, ma semplicemente una scelta di cui Fiat dovrà farsi carico: rinuncia al prestigioso, unico appuntamento fieristico di settore del nostro Paese. Il gruppo torinese non lo annuncia, ma lascia trapelare che la decisione non ha nulla a che vedere con l'organizzazione del salone fieristico di Bologna (Promotor International, che oggi fa parte del megagruppo francese di GL Events), in 33 precedenti il marchio italiano ha sempre manifestato ampia soddisfazione rispetto all'organizzazione.
Torino si è semplicemente accorta di aver dato fondo al budget. Ma c'è chi lo ritiene un gesto di insoddisfazione rispetto a quel rinnovo degli incentivi che l'industria automobilistica auspica da parte del Governo, in tempi di vacche magre, segnale di cui ancora non c'è traccia. La Fiat sceglie Ginevra e Francoforte, ed evidentemente il mercato europeo conta più di quello dell'unico salone italiano, un salone che anche lo scorso anno, quando la crisi era già scoppiata, è stato confortato da cifre da capogiro : 972.060 visitatori, 28.199 operatori economici e 2414 giornalisti. Si dirà: a Francoforte non c'erano Nissan, Honda e Mitsubishi. Già, ma la Mercedes? E la Volkswagen? "Quattroruote" teme ripercussioni sul buon esito del Salone 2009: decisivo, scrive, l'incontro dell'Associazione delle case straniere, previsto l'8 ottobre