Un Motorshow In forma ridotta
Notizia pubblicata il 07 ottobre 2009
Categoria notizia : Eventi
La notizia è bifronte. La faccia cinica annuncia un'edizione ridotta dell'evento. Parlando però del Motor Show 2009 - che nella sua «Edizione straordinaria» si aprirà il 4 dicembre e chiuderà i battenti alla fine del giorno dell'Immacolata - piace più rilevarne un altro aspetto: alla faccia di corvi e avvoltoi, cioè, la 39ma edizione dell'unico salone automobilistico in Italia si disputerà regolarmente.
L'annuncio. Sette padiglioni aperti, ma non ci sarà l'automotive. Michetti: "Per noi è un ritorno alle origini"
Il sorriso di Giada Michetti, amministratore delegato di Promotor, costola della Gl Events, è quello sincero di chi vuole trasmettere la passione, l'orgoglio, l'impegno, le qualità che da 39 anni il salone della Fiera di Bologna, autentico fiore all'occhiello dell'E- xpo, sono davanti agli occhi di tutti. Il sorriso di Giada Michetti è quello di un gruppo che ha deciso di investire sul territorio,
pur venendo da lontano, con quel coraggio che molti capitani d'azienda locali non hanno.
Il Motor Show 2009 è salvo. È la notizia che Promotor viene a dare in quest'umido giorno di inizio ottobre. È la notizia forte, più forte della crisi dell'automotive, più forte di quello che più volte Michetti chiama «l'effetto domino» scatenato dalla casa automobilistica italiana, quella che le statistiche attestano al 33% del mercato dell'auto, quella che, per motivi suoi ha deciso di non partecipare al Salone.
L'effetto domino ha provocato un terremoto. E via via le case produttrici hanno abbandonato l'idea di venire a Bologna, quasi si fosse scatenata un'epidemia. Gl Events non si piange addosso. Non lascia, anzi raddoppia gli sforzi. Darà vita a un'edizione che Michetti non esita a definire un «ritorno alle origini», con sette padiglioni certamente aperti al pubblico,
nei quali prenderà forma e vita la festa del motore e della sua terra di origine. Con un più vasto settore “Open” dedicato completamente alle gare, alle esibizioni, ai campioni di due e quattro ruote nelle loro diverse specialità.
Con una giornata intera dedicata alla Rossa per antonomasia, la Ferrari il cui presidente Luca Cordero di Montezemolo (che è pure presidente Fiat) ha confermato in questa edizione straordinaria. Una giornata particolare, il 5 dicembre. Michetti riassume davanti alla stampa la “Via Crucis”, cioè le tappe della estenuante trattativa con le case automobilisti che, gli sconti e le facilitazioni economiche loro riconosciute qualora avessero aderito alla Fiera. Per esempio: se la Volkswagen l'anno passato ha speso al Motor Show qualcosa come 10 milioni di euro, quest'anno avrebbe pagato, dice Michetti, il solo allestimento dello stand. Dipendeva da lei decidere se mettersi il vestito della festa o un abito comprato al mercatino delle pulci. Ora non importa più. Rispettando l'impegno e la scommessa fatta sul territorio, Olivier Ginon - cui sarebbe opportuno riconoscere la cittadinanza onoraria - conferma l'impegno. Ci mette la faccia. Michetti sventola davanti agli occhi di tutti il cuore del gruppo e rilancia la sfida alla gente dei motori: la nostra passione è questa, dice, ora metteteci la vostra.