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Vale vola nei test malesiani e mette subito in chiaro la gerarchia in Yamaha: Lorenzo deve inseguire
Notizia pubblicata il 05 febbraio 2010
Categoria notizia : Sport
Anno nuovo, dominio vecchio. Di Rossi Ma sui nuovi regolamenti il Dottore è polemico: «Troppo pochi sei motori»
SEPANG (MALESIA). Subi - to davanti a tutti nella prima giornata dei test della Motogp e la conferma della sponsorizzazione Fiat per il suo team Yamaha. Il 2010 comincia come era finito il 2009, sempre sotto il segno di Valentino Rossi. Ma il 'Dottore’ di Tavullia questa volta incassa un’altra vittoria personale, tutta interna al suo team: da quest’an - no ai box il suo computer non sarà più collegato con quello di Jorge Lorenzo.
Tra i due compagni di squadra è già da parecchio che non corre buon sangue. L’a nn o scorso Rossi aveva masticato amaro il prolungamento del contratto dello spagnolo, interpretandolo quasi come una mancanza di fiducia della Yamaha nei suoi confronti. I fatti gli hanno dato ragione (è arrivato il nono titolo mondiale) e anche la Yamaha ha dovuto sottostare alle sue richieste. Anche se sul futuro del campione c'è sempre l'ipotesi della Ducati (il suo contratto con la Yamaha scade q ue st ’anno, una decisione entro giugno). La cessazione dello scambio dei dati telemetrici con il computer di Lorenzo è dunque da interpretare come una sua vittoria.
E la conferma che era grazie ai dati “rubati” a Rossi che Lorenzo riusciva a tenergli testa è arrivata subito: alla prima uscita a Sepang il Dottore è stato il più veloce di tutti chiudendo la giornata in 2'01“411. Lorenzo invece ha faticato a trovare il passo chiudendo al quinto posto staccato di cinque decimi. Rossi così facendo pare abbia voluto dare un chiaro segnale alla Yamaha confermando l’idea che due piloti forti nella stessa squadra sono troppi.
Qualcuno dovrà dunque andare via, e Rossi sta già chiaramente facendo capire chi dovrà essere. Altrimenti c'è pronta la Ducati. Nell’infuocata giornata di test a Sepang (con 50 gradi sull'asfalto) il campione pesarese si è messo alle spalle il rivale della Ducati, l’au st raliano Casey Stoner, staccato di 5 decimi. Terzo lo statunitense Colin Edwards (Yamaha), seguito da Loris Capirossi (Suzuki). Tra i primi dieci anche il debuttante Hector Barbera (Ducati), in difficoltà invece Marco Simoncelli e Marco Melandri. E’ stata l’occasione per Rossi anche di parlare della Ferrari. I nuovi test di Barcellona della settimana scorsa e le dichiarazioni di Montezemolo hanno rilanciato l’ipotesi di Rossi in Formula 1.
«Mi sono divertito, ma credo sarà molto difficile vedermi correre in F1» ha detto Rossi, che ha definito «interessante e curioso» il ritorno di Michael Schumacher aggiungendo che lui non farebbe mai la stessa scelta». Torn a n d o a l l e moto, Rossi è molto critico sui nuovi regolamenti, in p a r t i c o l a re s ul l 'o bbl igo dei sei motori per tutta la stagione. «Non è molto giusto che la Motogp debba correre con solo sei motori per 18 gare. Secondo me dieci motori sarebbe perfetto, otto potrebbe andare bene, ma sei sono troppo pochi ». Chi sarà il suo rivale quest ’anno, Stoner, Lorenzo o Pedrosa? «Tutti e tre».
Foto By http://www.flickr.com/photos/robertopecino/