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Mostra Parigi sullo 'Sport nell' Europa Nazista' collabora Rimini

Notizia pubblicata il 05 dicembre 2011



Categoria notizia : Cultura


Parigi ospita fino al 18 marzo 2012 la mostra dedicata alla Shoah 'Le sport européen à l’épreuve du nazisme 'che tradotto in italiano significa 'Lo sport europeo alla prova del nazismo'. Tra gli organizzatori della mostra che arriverà a Bologna nel mese di ottobre 2012 c'è Laura Fontana, Responsabile Progetto Educazione alla Memoria del Comune di Rimini e Responsabile per l’Italia del Mémorial de la Shoah.

L'esposizione racconta la storie e le esperienze di atleti ebrei, zingari, omosessuali, amici o simpatizzanti di categorie considerate dal regime 'inferiori' durante il periodo del nazismo dalle Olimpiadi di Berlino del 1936 a quelle di Londra nel 1948. Viene data molta attenzione a come il Reich ha sfruttato l'evento sportivo a suo vantaggio, attraverso la sua più potente arma ovvero la propaganda, durante il qual evento ha potuto non solo ingrandire il suo personaggio seno che attirare in germania ben più di tre milioni di spettatori.

Fa comunque pensare l'assegnazione alla Germania Nazista di quel tempo, del più importante evento sportivo del mondo, viste le già note persecuzioni contro gli ebrei, di questo e di come ha infatti perseguitato molti atleti si racconta nella mostra di Parigi.

Sono purtroppo molti gli esempi di cui si narra la difficile storia, sopprusi, persecuzioni, torture e anche martirii di sportivi come Gretel Bergmann, perseguitata e tolta dalla competizione oppure la campionessa di atletica Lilli Henoch o il pugile Victor 'Young' Perez.

Il pugile italiano Lazzaro Anticoli 'Bucefalo' antifascista italiano vittima delle Fosse Ardeatine e ancora Carl Ludwing Long 'ariano perfetto' che viene però escluso dalle liste degli sportivi esentati dal servizio militare per essere troppo amico di Jesse Owens, il formidabile campione di salto in lungo afroamericano, tutti ricordano infatti come i due campioni fossero diventati amici e come Long senza paura nonostante gli sguardi fulminanti di Hitler, abbia non solo consigiato ma anche abbracciato congratulandosi con il campione Owens, nel vero spirito di pace e fratellanza dei giochi olimpici, muore poi in Sicilia per ferite di guerra.

foto http://www.flickr.com/photos/iltempoperduto