Quando il 'cielo é terra' Sante Arduini in mostra L'artista urbinate a Palazzo Gradari fino al 7 ottobre
Notizia pubblicata il 16 settembre 2008
Categoria notizia : Cultura
SANTE Arduini, come molti urbinati, ogni tanto sente il bisogno di passare dal cielo alla terra, ovvero di allontanarsi dalle colline che l'hanno visto crescere, dato che per quelli della sua generazione (é nato nel 1938) ogni spostamento dalla città natale é un po' un'avventura intellettuale.
Mosso da questo spirito Arduini espone dall'altro ieri a Palazzo Gradari di Pesaro (in via Rossini) presentandosi con un importante catalogo che fa da rassegna critica per il periodo 1964 - 2007 (edizione Quattroventi, 250 pagine, a cura di Silvia Cuppini, col progetto grafico di Roberta Fiore e le foto di Luca Arduini) e con le opere del 2008, intitolate proprio «Cielo é terra».
LA MOSTRA di Pesaro diventa un momento di riflessione per Sante Arduini, e il videoclip a firma di Luca Arduini che viene proiettato all'ingresso suggerisce l'accostamento tra paesaggio urbinate e opere che é un po' una costante nelle riflessioni di quanti si sono occupati dei lavori di Arduini. «A cosa serve l'arte?» chiedeva scherzosamente Silvia Cuppini alla vernice della mostra.
Quando smettiamo di porci questa domanda, rischiamo di perdere gli strumenti intellettuali per avvicinarci alla risposta, che spesso emerge dalla sfera delle sensazioni più che dal mondo razionale. Arduini ha spinto la sua ricerca pittorica a un estremo della materialità del colore e ci obbliga a cercare dentro di noi quella risposta urgente ed eterna, perchè l'arte é anche questo: provocare e costringere l'osservatore a riflettere.
A CONFERMA DI CIO' nel quasi lontano 1999, l'architetto Giancarlo De Carlo scriveva: «I pittori urbinati non smettono di rappresentare Urbino per tutta la vita. Sante Arduini invece sembra in apparenza che non la rappresenti mai. La sua pittura ha l'aria di venire da altre direzioni e di dirigersi verso esiti che non risentono della magica città dove vive.
Guardando più a fondo però, i suoi segni e i suoi colori, il suo modo di impegnarsi con i materiali, le campiture aspre e le luci vibranti delle sue composizioni, confrontando tutto questo con il paesaggio urbinate, appare improvvisamente che la storia di Urbino e del suo territorio c'é ancora ma é presa da un punto di vista del tutto inedito».
A PATROCINARE l'evento sono i Comuni di Pesaro e Urbino, la Provincia, la Regione Marche, la Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro, la Banca di credito cooperativo di Gradara e la società Proget srl. La mostra rimarrà aperta fino al 7 ottobre, con orario 17 - 20 da martedì a venerdì e 17 - 23 sabato e domenica. Lunedì chiuso.
foto di http://www.flickr.com/photos/franfiorini