Successo per la mostra del marottese e per il suo inseparabile amico Fide
Notizia pubblicata il 13 settembre 2007
Categoria notizia : Cultura
RAPPRESENTA un ritorno a una terra che, con i suoi paesaggi agresti, ha ispirato da sempre le opere del pittore marottese Natale Patrizi (Agrà), la mostra che lo stessa artista e lo scultore fanese Adolfo Minardi noto come Fide presentano fino a domenica al Centro Beni ed Attività culturali di Palazzo Cassi a San Costanzo.
La doppia mostra, intitolata "Omaggio a Mario Giacomelli", è promossa dal comune e dall'associazione Pro Loco di San Costanzo ed ha il patrocinio del Musinf, il museo comunale di arte moderna di Senigallia.
Il titolo dell'evento vuole essere un esplicito riferimento a quell'esperienza artistica che a metà degli anni Ottanta, proprio a partire da San Costanzo, ha visto protagonisti Agrà, Fide e il noto fotografo senigalliese Mario Giacomelli.
Parliamo degli originali interventi artistici che dal 1986 i tre artisti hanno realizzato in case coloniche abbandonate a San Costanzo, da un'idea di Natale Patrizi: in una di queste allora nasceva la rassegna "Sette giorni in collina - finestre sul paesaggio agricolo marchigiano fra arte, storia e cultura". "Questa di San Costanzo -affermò allora lo scrittore e poeta Fabio Tombari -in un ambiente dei più impensati, con chiocciole d'argento di Fide, solchi di luce del fotografo Mario Giacomelli, fino alle ?finestre" di Natale Patrizi, è una delle mostre tra le più geniali che io chiamerei degli Istintivi, non ritraggono la natura, la ricreano. E senza volerlo ci ricreano".
CARLO EMANUELE Bugatti, direttore del Musinf, ricorda come "quegli interventi avevano la leggerezza dell' en pler air e, nel contempo, lo spessore dell'intervento sui reperti di una civiltà appena estinta, dispersa dalla diaspora migratoria, arsa e in parte addirittura evaporata, per l'irrompere del magma e dei lapilli, prodotti dall'eruzione dell'era industriale, il pittore Patrizi (Agrà) e lo scultore Minardi (Fide) avevano avuto il conforto di tante presenze eccellenti: l'architetto Gianni Volpe, la storica dell'arte Grazia Calegari, e i fotografi e artisti che si muovevano in sinergia con Giacomelli". Oggi, dopo la mostra dedicata dal Musinf ad Agrà e a Fide, la doppia mostra "Omaggio a Mario Giacomelli" mira a trasmettere le meozioni di allora, seppur in un contesto diverso (visite fino a domenica, orario 18-22).
foto by Paolo Biagetti