Così Mirà³ raccontava l'amata terra di Catalogna. Domani si inaugura la mostra di Ferrara
Notizia pubblicata il 15 febbraio 2008
Categoria notizia : Cultura
E' IL RAPPORTO di Mirò con la terra il filo conduttore della mostra che si inaugura domani a Ferrara a palazzo dei Diamanti.Â
"Mirà³: la terra" é appunto il titolo della retrospettiva dedicata al grande artista catalano (la prima in Italia dopo più di venticinque anni), fortemente voluta dal suo curatore, Tomà s Llorens, convinto della necessità di rileggere la parabola creativa di Joan Mirà³, «maggiormente conosciuto come celeste, etereo, più vicino alla fantasia, più lirico», esponendo le opere ispirate dall'amata Catalogna (cui lo legò la forza affettiva dei ricordi di bambino), dalle sue genti e tradizioni. Ma terra, avverte Llorens, significa anche materialità e concretezza che, sul piano formale, si traducono nell'esaltazione della materia e dei materiali che compongono l'opera d'arte.
NE SONO un esempio i due Sobreteixim (il termine é intraducibile ma in pratica si tratta di una sorta di arazzi) realizzati uno nel '72 e l'altro nel '73 con lana, corda, rete da pesca, acrilico, sacco di iuta. L'artista, rivela Llorens, voleva lavorare a fianco degli artigiani per essere sicuro che tutto venisse fatto come voleva. Queste due opere testimoniano poi come Mirà³ - nato a Barcellona nel 1893 (e morto nel 1983 a Palma di Maiorca) - anche nel periodo più tardo della sua produzione, «a differenza di altri - nota il direttore della mostra Andrea Buzzoni - si mise fino all'ultimo in discussione, inventando sempre tecniche e usando materiali nuovi».
Tra i circa ottanta pezzi in mostra non ci sono insomma solo dipinti ma anche, oltre ai citati Sobreteixim, disegni, collage, sculture, litografie. L'importanza della rassegna risiede soprattutto nel fatto che viene offerta al visitatore una selezione di capolavori dell'artista (molti dei quali mai esposti nel nostro Paese e tutti provenienti dalle più prestigiose collezioni pubbliche e private del mondo) che vanno dalla sua prima personale del 1918 sino alle ultime opere degli anni Ottanta.
Tra le tele in parete nelle prime sale si segnalano l'emblematica tela La masovera (La contadina), luglio 1922 - primavera 1923, concessa eccezionalmente in prestito dal Centre Pompidou di Parigi, e i due olii, entrambi dipinti nel 1923-'24, La terre labourèe e Paysage catalan (Le chasseur) che, pur essendo entrambi a New York (il primo al Guggenheim Museum, il secondo al Museum of Modern Art), non erano mai stati più affiancati, sottolinea Llorens, dalla mostra allestita nel 1993 in occasione della nascita dell'artista. Da domenica, e fino al 25 maggio, "Mirà³: la terra" sarà aperta tutti i giorni dalle 9 alle 20 dalla domenica al giovedì mentre al venerdì e sabato l'orario sarà dalle 9 alle 22.
IL COSTO del biglietto di ingresso é di 10 euro (ridotto 8 euro, scuole 4 euro). La mostra é organizzata da Ferrara Arte in collaborazione con il Museo Thyssen-Bornemisza di Madrid dove sarà allestita dal 17 giugno al 14 settembre. Per informazioni e prenotazioni: Call center Ferrara Mostre e Musei: tel. 0532 244949, fax 0532 203064. E-mail: diamanti@comune.fe.it, WS: www.palazzodiamanti.it
(foto by regolare)