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Insetti giganti che escono da una penna biro.Inaugurata ieri a Casa Ariosto la bella mostra di Marcello Carrà curata da Maria Livia Brunelli

Notizia pubblicata il 17 gennaio 2010



Categoria notizia : Cultura


FERRARA. E' stata inaugurata ieri a Casa Ariosto (via Ariosto, 67), la mostra di Marcello Carrà "Insetti. Vite fragili sulla punta di una biro". Ferrarese, classe '76, Marcello Carrà un giovane artista il cui talento non è sfuggito alla curatrice Maria Livia Brunelli, che dopo aver visto i suoi disegni ha proposto di esporli non solo a Casa Ariosto ma anche al Museo Civico di Storia Naturale, dove saranno visibili dal 6 marzo.

Carrà disegna insetti, usando esclusivamente la penna bic. Ma ciò che stupisce sono le dimensioni di questi disegni, che raggiungono i quattro metri di lunghezza. Lo spettatore si trova così davanti a formiche e farfalle giganti, grandi anche tre volte un essere umano. L'esposizione ha richiesto all'artista circa un anno di lavoro. Ciò che sorprende è l'incredibile manualità di questo abilissimo disegnatore, che realizza ogni disegno a mano libera, a partire da una fotografia di piccole dimensioni spesso trovata con l'aiuto di Internet e avvalendosi unicamente della quadrettatura.
Particolare anche il metodo di lavoro dell'artista: Carrà, infatti, non ha un tavolo sufficientemente grande per contenere gli enormi fogli di carta che utilizza; si limita, quindi, a disegnare su un tavolo di un metro, arrotolando il foglio man mano che il disegno procede.
A molte persone gli insetti ispirano un istintivo senso di ripugnanza: non fanno questo effetto a Marcello Carrà, che passa le sue serate, da un anno a questa parte, a disegnarli, affascinato dalla loro perfezione estetica, dalla loro apparente fragilità. Li fissa sulla carta attraverso segni fitti e meticolosi, che uno dopo l'altro danno vita a formiche, mosche, scarafaggi, farfalle, acari e calabroni. Una curiosità: per ogni disegno, Carrà ha usato in media tre penne bic. Per realizzare questa mostra, ne ha usate in tutto trentacinque.
Ma perchè disegnare per un anno intero solo insetti? L'artista ha rivelato che la sua attrazione per gli insetti ha avuto origine fin dall'infanzia, quando schiacciava le formiche nel giardino della nonna. Da questo ricordo è nata una riflessione sulla fragilità degli insetti, creature che ingrandite e riprodotte rivelano una complessità incredibile, ma che tutti i giorni muoiono senza fare notizia. Una mostra che vuole quindi essere un omaggio a loro, ma allo stesso tempo un monito nei confronti della fragilità umana. Oltre al testo della curatrice, il catalogo contiene una presentazione di Fausto Pesarini, direttore del Museo Civico di Storia Naturale.