Con Erbacci rivivono i riti campestri. Mostra all'oratorio San Sebastiano
Notizia pubblicata il 27 dicembre 2008
Categoria notizia : Cultura
I QUADRI di Gino Erbacci parlano, con un linguaggio figurativo, della Romagna. Si contano sulle punta delle dita le opere che esulano da questo tema. Il primo impatto, entrando nell’Oratorio di San Sebastiano (via Pace Bombace) dove sono esposte le opere, è quello di una grande sinfonia di colori sui quali piove una luce intensa che dà significato a gesti, paesaggi, oggetti.
La voce pittorica di Erbacci canta i riti campestri che ha ben conosciuto: la trebbiatura, i lavori nelle stalle o nelle aie con le pannocchie di granoturco. Non mancano poi le veglie estive o i balli al suono della fisarmonica.
Come se fosse un reporter, Erbacci fissa sulla tela atteggiamenti, corpi contratti dalla fatica, donne che portano sollievo ai lavoratori attraverso un fiasco di vino. I colori, poi, lasciano spazio ad una vena lirica ricca di umori: dai blu alle tinte chiare, tutto vibra con toni di forte partecipazione. Questi quadri suggeriscono alla mente le cante di Spallicci che ha amato questa realtà ed esaltata nelle loro poesie. La mostra resterà aperta fino all’8 gennaio, dalle 10-12.30/16-18.
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