Sguardi sull’arte contemporanea che sorge nell’Estremo Oriente. La collezione della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena
Notizia pubblicata il 13 dicembre 2008
Categoria notizia : Eventi
E’ PREVISTA alle 18 negli spazi espositivi del Foro Boario di Modena l’inaugurazione della mostra Asian Dub Photography, a cura di Filippo Maggia, in cui verranno presentate le prime acquisizioni della nuova collezione di fotografia contemporanea della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.
Affiancati alla mostra e per un arco di tempo che comprende e supera il periodo della sua durata, la Fondazione presenta poi una ricca rassegna di eventi collaterali. Consapevole del ruolo fondamentale che fotografia, video e film rivestono oggi quali strumenti di osservazione ed interpretazione del mondo e delle trasformazioni che incessantemente lo investono, la stessa Fondazione ha dato vita, dunque, ad una collezione che per ampiezza ed accuratezza analitica può offrirsi quale patrimonio eccellente in un contesto (quello italiano) che da tempo ne scontava l’assenza. Il programma di acquisizione delle opere, condotto da Filippo Maggia, chief curator della Collezione, è strutturato per aree geografiche.
QUESTO primo appuntamento è dedicato all’Estremo Oriente e al Sud Est Asiatico. La ricca sezione dedicata al Giappone include opere imprescindibili dei grandi nomi affiancate ad opere di artisti emergenti nel panorama internazionale. Tra le prime i Flowers di Nobuyoshi Araki, una serie di chibachrome in cui le forme sinuose ed i colori accesi di dalie, orchidee e fiori di ogni specie rimandano all’idea di bellezza e a quella di morte e dello stesso artista i Bondages, le celebri immagini di nudi femminili divenute ormai icone della sua opera . Poi i raffinati bianco e nero di Hiroshi Sugimoto (in cui sono immortalati i paesaggi eterni ed immutabili dei Diorama fotografati nei musei di scienze naturali) e le graffianti fotografie di Daido Moriyama, frammenti di un viaggio continuo attraverso le strade del Giappone e la sua storia.
E ANCORA le apocalittiche immagini di Ryuji Miyamoto (fotografie che ritraggono in modo rigoroso e formale la città di Kobe devastata dal terremoto del 1995), la serie A Bird (Blast #130) di Naoya Hatakeyama in cui la staticità della sequenza progressiva di un’esplosione concede il tempo di riflettere sulle potenzialità umane di distruzione e sul violento sfruttamento della natura. E ancora bisogna citare il video Laugh at the Dictator di Yasumasa Morimura, caustico attacco contro ogni forma di dittatura passata e presente. Appartengono invece alle generazioni successive Risaku Suzuki (che rivisita il tradizionale tema della fioritura dei ciliegi in Sakura), Miwa Yanagi con il video Kagome Kagome e le due fotografie Estelle e Geisha tratte dalla serie My Grandmother, opere entrambe orientate ad un’analisi della condizione femminile nella società contemporanea giapponese.
foto by http://www.flickr.com/photos/gabrilu