La mostra anni 70 anni fa la morte del mecenate. Dono alla biblioteca le sue collezioni. Inseguendo Carlo Piancastelli nelle stanze della memoria
Notizia pubblicata il 18 agosto 2008
Categoria notizia : Eventi
IL 19 FEBBRAIO 1938 moriva a Roma Carlo Piancastelli. Ricorre quindi quest'anno il settantesimo anniversario della scomparsa del grande bibliofilo e collezionista fusignanese che ha donato alla Biblioteca Comunale di Forlì le sue immense Raccolte, frutto di una vita di studi e di caparbie ricerche finalizzate a recuperare, dal mare indistinto del mercato antiquariale, testimonianze, lettere, documenti, dipinti, incisioni, disegni, ceramiche e i più disparati oggetti in qualche modo collegati alla Romagna, ai suoi luoghi, ai suoi personaggi, ai suoi artisti e ai suoi autori.
Questa vocazione allo ‘specifico regionale' é testimoniata non solo dai materiali presenti all'interno delle sue Raccolte, ma anche dagli studi folclorici e demoantropologici, dai saggi sul dialetto e sulle tradizioni romagnole a cui il collezionista si dedicò con fervore appassionato. Piancastelli nacque a Imola il 27 agosto 1867 da Francesca Golfari e dall'avvocato fusignanese Giuseppe.
Le sue collezioni, concepite fin dall'origine come un servizio reso alla storia e alla cultura della Romagna, erano destinate alla Biblioteca classense, ma dissapori coi gerarchi ravennati indussero il bibliofilo a farne dono a Forlì. Ecco perchè la biblioteca, in occasione dell'anniversario, ha realizzato la mostra ‘Le stanze della memoria. Cultura e tradizioni popolari nelle Raccolte Piancastelli', a cura di Antonella Imolesi Pozzi, che si propone di ricostruire la figura del munifico mecenate attraverso le sue opere e di restituire l'immagine dei luoghi, degli usi e costumi romagnoli e delle tradizioni ad essi legati, attraverso stampe e disegni, volumi sul folclore e sul dialetto, oggetti e cartoline che documentano l'attenzione di Piancastelli non solo per gli aspetti ‘alti' della cultura, ma anche per gli aspetti più semplici della vita dei contadini della Romagna fra Ottocento e Novecento.
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