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Esposti i cartoni inediti di Chini sulla coltivazione della canapa, I sei pannelli saranno in mostra da venerdì alla "Fabbrica"

Notizia pubblicata il 14 novembre 2007



Categoria notizia : Musica


SARANNO ESPOSTI per la prima volta in una mostra i cartoni preparatori inediti realizzati da Galileo Chini per il suo complesso monumentale di tempere per l'allora Casa del Contadino di Bologna, l'odierna Camera del Lavoro.

I sei pannelli di cinque metri per cinque ciascuno, raffigurano scene di vita agreste con contadini dediti alla coltivazione della canapa nella Romagna di oltre mezzo secolo fa.

Un lavoro raffinato realizzato nella maturità  dell'artista che fornisce una testimonianza significativa dell'importanza della filiera della canapa nel secolo scorso. Non a caso la mostra, dal titolo "La filiera della canapa" sarà  inaugurata venerdì alle 17 presso la Sala dei Sacchi nella Galleria d'arte Fabbrica di Gambettola, in occasione della tradizionale fiera della Canapa (in programma per il fine settimana del 17 e 18 novembre).

La mostra infatti si inserisce in un progetto di rilancio di questa materia prima, voluto dal comune di Gambettola e basato sulla sensibilizzazione verso questo tipo di coltura i cui derivati erano in larga parte impiegati (per il 70%) nell'industria ma un largo uso se ne faceva anche nel settore alimentare, calzaturiero, tessile, edile e cartario.
"A partire dal dopoguerra la produzione della canapa fu vietata seguendo la favola dispensata, all'indomani del dopoguerra dagli americani. Furono le conseguenze tangibili dell'esportazione in Europa della marijuana Tax, la legge proibizionista che vietava l'uso di sostanze stupefacenti – ha spiegato ieri Marcello Pirini, assessore dello sviluppo economico del comune di Gambettola, durante la presentazione che si é tenuta a Bologna –. L'inibizione di questo tipo di coltura ebbe però riflessi negativi sull'economia dell'intera area basata sulla produzione di questa materia prima. Oggi, al contrario, siamo profondamente convinti, che il futuro di questo territorio dovrà  fare i conti con questa risorsa".

I CARTONI DEL CHINI, che la fondazione Carisbo ha recentemente acquistato dal collezionista Massimo Cirulli, resteranno in mostra fino al 6 gennaio in concomitanza con un' altra esposizione, realizzata con i disegni dei bambini delle scuole medie ed elementari del comune di Gambettola, su fogli di carta di canapa della Cartiera Fedrigoni.
Di fronte all'assordante silenzio della sovrintendenza per i Beni Culturali, non é ancora certa la collocazione dei cartoni del Chini all'indomani della mostra perché a causa delle loro dimensioni significative non hanno ancora una sede che possa accoglierli. Allo stesso modo non é ancora certo quando si procederà  al restauro completo degli affreschi originali ritrovati grazie alla ricerca condotta dalla storica, nonchè giornalista del Carlino Alessia Marchi con l'appoggio dell'Accademia Clementina e dell'Accademia di Belle Arti e situati nella sede della Camera del Lavoro.