Le offerte più convenienti
Prenota gratis
Nessuna commissione

Ravenna Capolavori Inaugurata l’esposizione al dal mondo per raccontare il viaggio. Mar: sino a giugno si potranno ammirare opere dei grandi maestri dell’arte

Notizia pubblicata il 22 febbraio 2009



Categoria notizia : Cultura


LA SUA IDEA di viaggio, fisico e interiore, Marcel Duchamp l’ha trasformata in opera d’arte: la Boite en valise del 1955. È una scatola, una specie di museo tascabile, che contiene i suoi lavori principali in formato ridotto. Un piccolo tesoro che accoglie i visitatori nella prima sala della mostra L’artista viaggiatore.

Da Gauguin a Klee, da Matisse a Ontani, inaugurata ieri al Museo d’arte della città (Mar). Il progetto espositivo, curato da Claudio Spadoni, direttore del Mar, e Tulliola Sparagni, storica dell’arte, racconta i percorsi di alcuni dei più significativi artisti dalla metà dell’Ottocento ad oggi che, affascinati dal mito dell’esotico, hanno viaggiato e vissuto fuori dall’Europa. Ci sono l’entusiasmo di Paul Klee per le sere tunisine e il rapimento di Henri Matisse e Paul Gauguin per le suggestioni polinesiane. E ancora Kokoschka, Dubuffet. Tobey e Mathieu, con le loro derivazioni dal calligrafismo giapponese, e gli artisti viaggiatori contemporanei, come Mondino, Boetti. E Luigi Ontani presente anche all’inaugurazione.

Introdotto da modelli storici di galeoni, antiche carte geografiche e mappamondi, come i due globi provenienti dalla Biblioteca Classense, il percorso di oltre centocinquanta opere, è diviso in quattro sezioni, ognuna dedicata a un continente. «È un viaggio al contrario — spiega Spadoni — rispetto a quello tradizionale che si identifica con il Grand Tour, nel quale si tornava alle origini della propria cultura, alla classicità, all’Europa. Noi volevamo raccontare il percorso opposto, l’esigenza degli artisti di allontanarsi dalla cultura egemone per abbeverarsi a ciò che, in linguaggio letterario, potremmo definire ‘l’altrove’».
SI INIZIA dal realismo ottocentesco di Caffi, Ussi, Pasini e Guastalla, le cui opere documentano i loro viaggi al seguito di spedizioni diplomatiche nel Medio Oriente e nel Mediterraneo, per passare al post-impressionismo di alcuni dei maggiori artisti europei, tra cui appunto Gauguin, per arrivare all’espressionismo dei tedeschi Nolde e Pechstein e di Matisse, in Oceania nel primo decennio del Novecento. Il Nord Africa diventa invece meta di artisti come Klee, Macke, Moilliet, a Tunisi nel 1914 e poi ad Hammamet, alla ricerca della potenzialità della luce e del colore, così Kokoschka, in Egitto negli anni ’20, e Dubuffet, con i suoi deserti algerini negli anni ’50. La mostra infine è arricchita da reportage fotografici, come quello di Mario Schifano in Oriente negli anni ’70, e da sculture, maschere, oggetti rituali dei luoghi evocati, provenienti dal Museo nazionale preistorico ed etnografico Luigi Pigorini di Roma.
«QUESTA — sottolinea Tulliola Sparagni — non è una mostra di storia dell’arte, ma un incontro con personalità curiose, avventurose in alcuni casi, più pacate in altri. Artisti che hanno voluto uscire dai loro confini geografici, a volte anche fuori di sé. In realtà siamo di fronte a immagini che noi tutti, come viaggiatori, abbiamo. Basta pensare alla palma fotografata in Laos da Schifano. E poi c’è lo stupore di fronte ad un grande artista come Matisse che, nel viaggio in Polinesia, rimane incantato dallo snorkeling e lo trasforma in esperienza artistica, utilizzando una tecnica nuova e particolare, il decoupage. Gli artisti si abbandonano al piacere dei sensi».

LA MOSTRA, realizzata grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio, rimarrà aperta fino al 21 giugno. All’inaugurazione erano presenti, oltre ai curatori, il presidente del Mar, Uber Dondini, l’assessore Alberto Cassani, Luigi Ficacci, della Soprintendenza regionale. Orari: fino al 31 marzo, martedì-venerdì 9/18, sabato e domenica 9/19; dall’1 aprile , martedì-giovedì 9/18, venerdì 9/21, sabato e domenica 9/19. Prenotazioni visite guidate: 0544 482487, promo@museocitta.ra.it.

foto by http://www.flickr.com/photos/philatkin