Moschea temporanea in via Ravegnana
Notizia pubblicata il 10 ottobre 2007
Categoria notizia : Cultura
ZIAD Sibahi é un medico siriano che abita a Cervia.
E' lui, assieme ad altri due amici che frequentano la comunità musulmana di Ravenna, il tesoriere del gruppo di culto.
E in questi giorni ha parecchio da fare, perchè in ballo c'é il progetto della nuova moschea.
A Ravenna sono circa 3000 i fedeli dell'Islam, provenienti da diversi Paesi, come spiega Sibahi.
" Molti sono tunisini, algerini, siriani. Ma ci sono anche pachistani, egiziani".
A fine mese dovranno lasciare il centro islamico di via Scaletta, dove sono insediati da dodici anni, in quanto scade loro l'affitto di locazione.
"La comunità si sposterà temporaneamente in via Ravegnana, vicino alla Questura", per poi andare, quando sarà pronta nella nuova moschea. "Stiamo aspettando - spiega il tesoriere - che il Comune ci dica se concederà l'uso del terreno alle Bassette, su cui costruire la casa di culto. Naturalmente pagheremo la concessione, come si conviene in questi casi.
Per questo, e per costruire il luogo di preghiera e quello di conferenza, stiamo raccogliendo i fondi".
A donare sono più o meno tutti, ognuno secondo quello che può dare.
"Non solo le persone della nostra comunità - continua Sibahi - ma anche quelle delle altre comunità di Faenza, Forlì, Cesena, Bologna.
Tutti, come noi abbiamo fatto, quando erano loro a doversi costruire il luogo di culto.
E' importante che ognuno possa avere un luogo nel quale esprimere liberamente la propria anima e il proprio rapporto con Dio, per questo il progetto prevede la costruzione di una sala che possa accogliere 150 o 200 persone.
Pensiamo al luogo di preghiera, ma anche ad un'aula per le conferenze, i corsi, la biblioteca".
Infatti la comunità sta diventando sempre più attiva e sono molti anche i cittadini non musulmani che la frequentano, magari per seguire un corso di lingua araba.
"Sono molte le persone che donano - prosegue il medico - secondo le proprie possibilità . Nell'ultima riunione sabato scorso abbiamo raccolto più di 10 mila euro. Ad ognuno diamo una ricevuta, perchè tutto sia scritto, segnato.
Uno può dire, io dono per un metro quadrato, oppure, per due. O ancora, io dono quello che ho, siano 50 o 1000 euro. Tutto serve".
Per questo, se ci fossero donatori anche non musulmani Ziad Sibahi non avrebbe problemi ad accettare, ma "noi non chiediamo elemosina". "Molti artigiani e operai della comunità si sono già detti disponibili a lavorare - aggiunge - per costruire la moschea. Non possiamo aspettare i tempi altrui.
E' giusto che in uno stato laico ogni confessione possa esprimersi al meglio e per farlo, dobbiamo avere un luogo piacevole che ci accolga". Quanto alle polemiche, se ce ne saranno, i musulmani ravennati non hanno problemi.
"Polemiche e veleni ce ne sono sempre - afferma Ziad - mentre a Faenza tutto é andato bene, il rapporto col Comune é stato ed é splendido. La comunità musulmana lì é stata agevolata e aiutata.
Lo stesso é avvenuto anche altrove. In fondo anche dove siamo ora, nessuno si é mai lamentato e anzi il nostro centro é aperto a tutti, per il confronto e per il dialogo".
foto by Mastroneddo