Bologna. Morandi e Manzù amici di penna Le lettere donate all’Archiginnasio
Notizia pubblicata il 21 dicembre 2008
Categoria notizia : Eventi
LA PIÙ ANTICA è del 1938. Sono le lettere che compongono il carteggio tra Morandi e Manzù. Il pittore e lo scultore, legati da profonda e reciproca stima, iniziano una corrispondenza che si sostanzia anche di scambi materiali di opere: una testina di cera arriva a Bologna da dove partono invece diversi quadretti.
Le missive furono donate alcuni anni prima della morte da Maria Teresa Morandi alla storica dell’arte Marilena Pasquali (, che ora le ha donate all’Archiginnasio dove già appartengono a un fondo espressamente dedicato le lettere scritte da Giorgio Morandi a Mino Maccari.
Il nucleo, che ora rimpolpa la dotazione pervenuta per via d’acquisto al mercato antiquario, comprende 8 lettere autografe di Manzù inviate a Morandi e 6 alle sue sorelle Anna, Dina e Maria Teresa, più 4 minute di risposte delle sorelle e altri 4 documenti relativi alla prima scultura in bronzo dell’artista bergamasco, collocata originariamente e fino al ’77 sulla tomba di Morandi.
Si trattava di un giovane San Giorgio nell’atto di togliersi il cappello in segno di deferenza verso l’artista che però alle sorelle non piaceva preferendo un busto più tradizionale. Come infatti accadde e com’è tuttora visibile. Il manufatto ritirato è poi finito nella collezione Magnani Rocca di Mamiano di Traversetolo (Parma) mentre un’opera analoga per soggetto si trova a Bologna nella collezione Lercaro. Così come questa raccolta conta anche una formella in bronzo con la Deposizione di Cristo del tutto simile a quella avuta in dono da Morandi e ora parte del Museo a lui dedicato.
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