
Un monumento alla fatica e alla perizia del muratore
Notizia pubblicata il 23 luglio 2009
Categoria notizia : Fatti Curiosi
HA PRESENTE il Colosseo o le Piramidi o la basilica di San Pietro? Ha presente di quanta ammirazione suscitino fra i visitatori? Ma c’è qualcuno di loro che pensa alla fatica di quegli uomini sconosciuti che centinaia o migliaia di anni fa li hanno realizzati mettendo pietra su pietra?
Così parla Vittorio Novelli, geometra, da quasi sessant’anni nell’edilizia, titolare da un trentennio della Edilblitz, una ditta che produce manufatti in cemento di serie o artistici, a seconda delle richieste.
MA NOVELLI non si è limitato a parlare. Nei ritagli di tempo libero dal lavoro, con l’aiuto di Leo Babbi («il mio braccio operativo in quest’opera», dice), sta portando a termine un progetto che aveva in mente da ben quindici anni e che gli è costato finora un anno e mezzo di fatica.
Si tratta della realizzazione di un vero e proprio tempietto, che sta sorgendo lungo la rotonda all’incrocio fra via Ravennate e via Calcinaro (in quel punto, per la precisione, si chiama via Mariani). Lì si trova l’Edilblitz e lì c’è un terreno di proprietà dell’azienda su cui sta nascendo l’opera. Sul fronte che dà sulla rotatoria c’è un grande pannello con motivi geometrici e di diverse tonalità, sovrastato dalle parole «Monumento al muratore».
E c’è pure una targa che, riassumendo, ricorda come dietro a un asilo che accoglie i bimbi, a una scuola o a un’università dove si formano gli studenti, a un ospedale che ospita i malati, a una chiesa dove si incontrano i fedeli ci sia, innanzitutto, il lavoro del muratore. Un lavoro duro, misconosciuto e pericoloso, tanto che nella parte retrostante, fra due colonnine, sono state sistemate altre targhe con alcune croci che commemorano chi ha lasciato la vita nei cantieri («semplici eroi morti per darci una vita migliore», ricorda Novelli). In una serie di pannelli, inoltre, si trova anche la raffigurazione della storia dell’edilizia nel corso dei millenni.
DI PANNELLI ne mancano ancora alcuni e poi l’opera sarà finita. In che materiale? Un manufatto unico dal peso di ben 140 quintali che comprende i quaranta diversi tipi di pietre che si trovano nella zona cesenate, spiega Novelli. Il quale, con una punta di orgoglio, ricorda che poche domeniche fa gli organizzatori del «Campionato nazionale del muratore» a Bossico (Bergamo) gli avessero chiesto addirittura di portare sul posto il tempietto che è quasi completato. L’intenzione del progettista-proprietario è di renderlo presto visitabile alla cittadinanza.
foto by http://www.flickr.com/photos/valerioagolino/