Il mondiale di Duathalon, disagi e proteste. Sul lungomare di corsa, in città a passo d'uomo
Notizia pubblicata il 28 settembre 2008
Categoria notizia : Sport
E' IL SOLITO copione. Il solito film a cui sono costretti ad assistere anche questa volta i riminesi (e turisti), nuovamente alle prese con il Mondiale di duathlon che ha paralizzato le strade della città . Lungomare chiuso per la manifestazione (attenzione, oggi si replica: dal mattino fino alle 20) e giù con le code per le strade, i clacson che suonano, e i carri attrezzi scatenati a rimuovere le auto rimaste sciaguratamente nella zona off limitis.
E la fatica degli automobilisti, così come degli operatori del lungomare costretti a fare i salti mortali per raggiungere il luogo di lavoro, non é stata inferiore a quella hi degli atleti in gara. Lunghi serpentoni di auto si sono formati fin dal mattino, in particolare in direzione Riccione-Rimini lungo le strade in cui il traffico é stato dirottato. Alle 11 da piazzale Gondar in poi era già praticamente tutta una coda, che proseguiva imperterrita fino a piazzale Toscanini e in tutte le vie parallele al lungomare.
Ma a risentire di più della chiusura del lungomare sono stati i punti già critici della viabilità riminese, come via Roma, via Tripoli, via Flaminia. All'incrocio tra via Tripoli e via Roma, in particolare in coincidenza dell'uscita dalle scuole (intorno alle 13), le auto sono rimaste in coda per decine di minuti, prima di riuscire finalmente a superare il semaforo. Per la polizia municipale però il bilancio della prima giornata di ieri é stato confortante: 'solo' una trentina di auto rimosse dal lungomare, e «i disagi al traffico, anche se non sono mancati, sono stati abbastanza contenuti. E nell'intera giornata abbiano ricevuto pochissime telefonate di protesta».
Proteste invece ne arrivano eccome dalle attività del lungomare e dintorni. «Nei nostri negozi oggi (ieri per chi legge, ndr) non si é visto nessuno, peggio che nei giovedì del blocco del traffico», sbottano in coro alcuni operatori di Marina centro.
foto by http://www.flickr.com/photos/zadok_the_priest