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Secessione, la parola passa alle urne. Oggi e domani Mercatino e Montegrimano scelgono se diventare romagnole

Notizia pubblicata il 09 marzo 2008



Categoria notizia : Cultura


E' ARRIVATO anche il loro momento. Dopo la Valmarecchia,Sassofeltrio e Montecopiolo, oggi e domani, anche Mercatino Conca e Montegrimano Terme, voteranno per passare o meno in Emilia Romagna. Tre i seggi aperti (oggi dalle 8 alle 22, domani dalle 7 alle 15) a Montegrimano: nella sala della Pro Loco, e nelle frazioni di Montelicciano e Savignano Montetassi.

Due quelli di Mercatino: nelle elementari del capoluogo e a Monte Altavellio. «Gli animi non sono troppo caldi, i comitati hanno lavorato nel rispetto reciproco - afferma il sindavco di Montegrimano, Umberto Bernardini -. Personalmente sono contrario. I cittadini? Voteranno quello che credono». Contrario perché? Prosegue: « Sarà  un referendum sul nulla perché nessun comune, in Valconca, in Valmarecchia, in tutta Italia, cambierà  regione. So che c'é uno scontento diffuso tra i cittadini, ma i problemi possono essere risolti con convenzioni interregionali. E' ben diverso il nostro sentimento rispetto all'alta Valmarecchia. Vedremo come andrà  a finire».

Fa eco al primo cittadino, la 'collega' Rossella Benvenuto di Mercatino: «Mi sono espressa sin dall'inizio in maniera contraria, perché ritengo che i problemi non si risolvino con un cambio di regione. Ma la minoranza ha raccolto le firme per indire il referendum. Se la gente ha deciso così, é giusto che si esprima democraticamente. Tutti questi problemi sollevati dal comitato promotore al passaggio, non credo ci siano a Mercatino. Staremo a vedere cosa succederà  oggi e domani. Spero solo che non sia un modo per illudere le persone: non credo sarà  facile passare in Romagna, sia per noi che per la Valmarecchia, con tutti i casi secessionisti sparsi in Italia».

Il comitato del no resta compatto con gli amministratori: « Le Marche non ci hanno mai deluso. Capire cosa i cittadini voteranno non é possibile, ma vedremo quanto le motivazioni espresse dal sì siano convincenti». Stupito della contrarietà  dei sindaci, il comitato promotore: «Dopo aver assunto le delibere, potevano restare neutrali. Forse quando c'é una spinta politica alle spalle, si arriva a prendere posizioni troppo di parte. Noi siamo fiduciosi, soprattutto dopo il duro lavoro d'informazione svolto in questi mesi». Pensate sia un'illusione il passaggio? «Il governo e i politici cambiano. Azzardare previsioni adesso ci sembra assurdo».

(foto by http://www.flickr.com/photos/fiore_barbato)