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Tutti pazzi per i mercatini vintage. Dai vestiti ai mobili, si cerca l’articolo economico, ma anche unico ed originale

Notizia pubblicata il 24 maggio 2009



Categoria notizia : Fatti Curiosi


SARÀ forse la crisi, che spinge tutti a essere un po’ più parsimoniosi, o il desiderio di essere originali e di sfuggire all’omologazione delle mode, resta il fatto che negozi e mercatini dell’usato riscuotono sempre più successo.

Si moltiplicano e attirano una clientela di tutte le età e le estrazioni sociali, attratta da abiti e accessori, suppellettili, mobili e, vere e proprie new entry del settore, abbigliamento e articoli per bambini. Elena Ricci, titolare del Mercatino di via Amalasunta, assicura che l’attività è sempre andata abbastanza bene e che, però, nell’ultimo anno e mezzo le vendite sono decisamente aumentate. Al punto che il Mercatino raddoppia. Il prossimo mese infatti si trasferirà in via Trieste in una nuova sede, a cui se ne aggiungerà un’altra, a Ponte Nuovo, che aprirà tra un mese circa. «Di negozi di usato — osserva Elena Ricci — qui a Ravenna ce ne sono diversi.Un nostro cliente poco tempo fa ha deciso di aprire un’attività simile».

Tra gli articoli in vendita nel negozio si possono trovare abiti, mobili, biciclette, ma anche stoviglie, soprammobili, elettrodomestici, libri e dischi. Tutto rigorosamente usato. «Fino a cinque, sei anni fa — spiega la titolare — si vendevano molti mobili. Ora si vendono molti più oggetti di piccole dimensioni. La gente prima di cambiare, ad esempio, la cucina ci pensa due volte rispetto a prima. Vanno molto anche i libri, l’oggettistica, l’abbigliamento. L’attività esiste dal 1995, noi siamo subentrati nel 2000 e gli ultimi due anni sono stati sicuramente i migliori». La clientela è varia, dal ravennate a caccia di un oggetto sfizioso e particolare o di mobili per l’appartamento al mare, a molti stranieri che stanno mettendo su casa. Poi c’è chi, al contrario, vuole liberarsi di oggetti e mobili che non utilizza più, o di chi si è accorto di non averne bisogno dopo averli comprati, e quindi sono praticamente nuovi, così li porta in via Amalasunta. Il Mercatino da domani al 2 giugno sarà chiuso per il trasloco nella nuova sede al numero 208 di via Trieste, che aprirà il 3 giugno. Per poter fare acquisti nel nuovo capannone di Ponte Nuovo bisognerà invece avere ancora un po’ di pazienza.
È dedicato invece esclusivamente ai bambini il negozio Birba, di via Les Corbusier.

«Abbiamo aperto il 4 aprile — spiega la titolare — quindi non possiamo fare confronti con gli altri anni. L’iniziativa però è stata accolta molto bene e di mamme che vengono a fare acquisti da noi ce ne sono tante. Forse anche a causa della crisi si sta più attenti a quello che si spende, e poi usato non significa vecchio o logoro. Noi abbiamo dall’abbigliamento all’attrezzatura, tutto tenuto bene e, per chi lo desidera, anche di marca». La filosofia del negozio è proprio questa: «consumare in maniera diversa e intelligente». Soprattutto quando si tratta di articoli che, al massimo, si utilizzano per pochi mesi.

Per Rosy Di Leo, titolare della boutique La Piccola Parigi aperta in via Salara tre anni fa, il successo della sua attività non è legato alla crisi, piuttosto al desiderio di unicità che spinge molte delle sue clienti ad acquistare abiti originali, ad esempio, degli anni ’50 e ’60. «I vestiti di oggi — dice Rosy Di Leo — sono tutti uguali, per questo chi vuole qualcosa di particolare si rivolge al vintage». Senza contare gli accessori, dalle scarpe alle borse, alla bigiotteria. a.c.

photo by http://www.flickr.com/photos/clodadri