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Tagliatelle couscous e caffè la Dieta dei nuovi cittadini Riminesi "2G"
Notizia pubblicata il 09 febbraio 2010
Categoria notizia : Fatti Curiosi
A tavola i ragazzi uniscono i gusti occidentali ed emiliani a quelli tradizionali delle proprie famiglie d'origine: nasce così un menu globale.
Caffelatte e biscotti al mattino, pasta al ragù bolognese a pranzo e cous cous la sera. Una dieta tra globale, locale bolognese e tradizionale il cibo dei genitori per i figli degli immigrati. La generazione 2 G come la definiscono i sociologi, (1,5 per chi arriva già adolescente), che riesce ad inventarsi una nuova identità, passando per la cucina. Un fenomeno sociale che riesce ad assimilare culture diverse, alla faccia dello scontro di civiltà, e rende più facile l'integrazione senza perdere le radici familiari.
La fotografia sulle pratiche culinarie dei nuovi cittadini bolognesi è di Mariele Cusinatti, antropologa e manager della catena di gelaterie Grom, che ha condotto la ricerca tra gli studenti 2G dell'istituto alberghiero Bartolomei Scappi di Casalecchio. «Lo studio ha fatto emergere che i ragazzi riescono ad integrare le tipiche abitudini culinarie italiane con quelle tradizionali delle famiglie d'origine ». Melting pot culinario, stare tra due modi, anzi tre visto che si apprezza pure il fast food che vengono contaminati con molta facilità. «Questi ragazzi vogliono lavorare nella ristorazione e pensano di utilizzare elementi delle diverse culture - spiega Mariele -. Per esempio le tagliatelle con le verdure asiatiche oppure un ragazzo marocchino che sogna di abbinare vini di qualità ai piatti tipici».
Un grande salto per chi viene dalla cultura mussulmana «Se la famiglia è ancorata alle origini, i figli passano in modo fluido nei diversi contesti, da una cultura ad un altra». Una società liquida anche perchè i tempi delle preparazioni tradizionali non sono compatibili con l'orologio occidentale. «Nessuno si sognerebbe di fare colazione con pollo e verdure. I piatti tradizionali sono limitati alla sera e soprattutto ai giorni di festa».
I sapori della terra d'origine occupano le domeniche, le feste tradizionali o compleanni e matrimoni. i prodotti tipici «Funziona il sistema dei pacchi che vengono spediti dai familiari, poi ci si rivolge ai negozi etnici. - spiega l'antropologa - In particolare quelli senegalesi che offrono un'offerta più vasta. Senza dimenticare la grande distribuzione che dedica sempre più scaffali a questi prodotti». Gusti che si traducono in occasioni per gli operatori commerciali, non a caso Coop Adriatica ha finanziato la ricerca, che devono fare i conti con una clientela sempre più multietnica che riempie il carrello di hamburger global, parmigiano (local) e spezie orientali le origini.
Foto By http://www.flickr.com/photos/ukcider/