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Festival dal 27 al 29 Novembre. Pronto il calendario del 13° Meeting delle ‘indie’ musicali

Notizia pubblicata il 21 aprile 2009



Categoria notizia : Musica


IL MEETING delle etichette indipendenti tornerà al Centro fieristico di Faenza dal 27 al 29 novembre. La data della kemesse è stata ufficializzata ieri.

Il Mei dunque, per la tredicesima volta, che gli stessi organizzatori vedevano in forse, tornerà a riempire di musica indipendente il fine anno di Faenza. La rassegna lo scorso anno ha fatto registrare trentamila presenze, quattrocento esibizioni dal vivo, trecento espositori, cento tra convegni e incontri. Tra gli appuntamenti anticipati, anche quest’anno verranno assegnati i premi al miglior videoclip indipendente (Pivi) e alla miglior produzione indipendente (Pimi).

Anche quest’anno sarà proposta la Notte Light (28 novembre), durante la quale la musica indipendente incontrerà la città. La presentazione della data ufficiale del Mei 2009 è stata anche l’occasione per elencare una serie di eventi collaterali e preparatori al Mei. Il 15 maggio, a Bologna, nella sala convegni di Piazza Maggiore, si parlerà di ‘Dove va la musica (italiana)?’, evento coordinato da Giordano Sangiorgi. Il Mei, come ogni anno, parteciperà poi a diverse iniziative estere: dal Popkomm di Berlino, al Womex di Copenaghen; fino al ‘Mercato de musica viva’ di Barcellona.

INTANTO sono già arrivate le prime adesioni dal mondo musicale e delle associazioni all’appello lanciato per un concerto pro Abruzzo previsto il 7 maggio. Al momento hanno all’iniziativa hanno aderito il Trio Italiano, Devils, Ohm, Fabrizio Foschini, pianista degli Stadio. Tra le associazioni che hanno già dato la loro adesione il Lions Club, La Musica nelle Aie e Anpi. Info e adesioni, tel.: 338 5038924; 338 4691819 e 349 4461825.
ANCHE il vescovo Claudio Stagni si è detto vicino alla realizzazione di un evento musicale per le popolazioni terremotate dell’Abruzzo. In una nota ha detto di essere vicino «all’iniziativa dei gruppi musicali di Faenza a sostegno della solidarietà per la popolazione colpita dal terremoto. Queste sciagure avvicinano tutti e ci fanno sentire appartenenti ad una stessa famiglia, nella quale è giusto soffrire con chi soffre. La musica ha un linguaggio universale e immediato per dire di essere con chi soffre per andare avanti insieme. Dalla sofferenza degli altri siamo invitati a capire che dobbiamo amarci di più tra noi, perchè nella vita ci sono già tante difficoltà che sarebbe crudele se aumentassero per colpa nostra».

foto by http://www.flickr.com/photos/graphia