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‘Maus’ il fumetto che racconta le atrocità dell’Olocausto

Notizia pubblicata il 30 marzo 2011



Categoria notizia : Fatti Curiosi


Tra il 1973 e il 1991 è stato pubblicato il fumetto “Maus” scritto da Art Spiegelman. Un modo molto originale per raccontare l’Olocausto dato che non è un romanzo, una poesia o un film ma un fumetto dove gli uomini vengono trasformati in animali.

Gli ebrei sono rappresentati dai topi, mentre i nazisti dai gatti. Il racconto è basato sulla storia vera del padre dell’autore, Vladek Spiegelman, un ebreo polacco sopravvissuto alla Shoah. Si inizia dalla vita agiata per poi raccontare la persecuzione, la reclusione, la deportazione nel campo di concentrazione Auschwitz, la separazione dalla moglie Anja e poi la morte scampata, nonotante migliaia di persone perdevano la vita ogni giorno per mancanza di cibo, tifo o nelle camere a gas.

Vladek è riuscito a sopravvivere con un pizzico di furbizia e una buona dose di fortuna. Ma è veramente fortunato? Il racconto di prede e predatori fa capire quanto sia difficile per una persona tornare alla normalità, dopo aver vissuto un’esperienza del genere. Il fumetto fa capire come l’essere umano può trattare un suo simile come una bestia, anche se gli animali non sono saranno mai in grado di manifestare tanta crudeltà. Un racconto triste, composto da episodi angoscianti, nonostante tutto però “Maus” si legge con piacere anche per l’originalità del fumetto.