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Maurizo Melucci Palacongressi Rimini

Notizia pubblicata il 01 dicembre 2007



Categoria notizia : Turismo


CREDO che la notizia più intrigante a corollario del dibattito sulla gestione dei nuovi Palazzi dei Congressi di Rimini e Riccione arrivi in data odierna dalla Germania. "La costa adriatica dell'Emilia Romagna- dicono gli esperti al di là  delle Alpi- si consoliderà  come destinazione per convegni e fiere a livello internazionale".

La prima considerazione é che il mercato estero ci certifica come realtà  compatta, fortemente dinamica ed in grado di aggredire unitariamente il mercato internazionale in un settore strategico. Come si concilia questa previsione (non una profezia) con la ricaduta in un localismo pericoloso?

Per anni abbiamo, tutti assieme, lavorato sull'idea di "fare sistema". In realtà  non solo un'idea ma una pratica concreta. Per anni abbiamo lavorato su un progetto ambizioso e lungimirante al fine di diversificare l'offerta turistica e allungare il periodo di permanenza nel senso della cosiddetta destagionalizzazione. Oggi siamo finalmente a un punto di svolta di queste politiche.
Si completa, infatti, con i due Palas la realizzazione di quella dotazione infrastrutturale diffusa, integrata e di alto livello, fondamentale per competere con realistiche possibilità  di vittoria la concorrenza in ambito europeo. Sarebbe un errore imperdonabile mutare improvvisamente strategia e porsi in competizione non come area che 'sfida' il mercato italiano e soprattutto internazionale, ma tra località  limitrofe.
D'altra parte altre esperienze precedenti sostengono il ragionamento della coesistenza di più strutture, avendone in cambio l'incremento della 'massa critica' e dunque della capacità  di competizione. Un esempio su tutti: la Riviera dei parchi.

L'ultima considerazione riguarda l'opportunità /possibilità  che il 'dialogo' dei palacongressi possa avere sull'avvio di un processo di riqualificazione lungo l'intera costa sia delle strutture ricettive che della rete commerciale.

Per questi solidi motivi, il progetto di gestione sinergica delle due strutture é l'unica vera possibilità  di evitare competizioni interne dannose per entrambe le strutture, impedendo a tutto il territorio- al di là  dei singoli confini amministrativi- di raggiungere gli obiettivi che con grandi sacrifici le realtà  imprenditoriali ed istituzionali hanno da tempo pianificato di raggiungere.