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Teatro in fuga dalla città nuova produzione "Matrimoni D'inverno" al Teatro delle Ariette

Notizia pubblicata il 06 febbraio 2010



Categoria notizia : Spettacoli


Il loro teatro si svolge prevalentemente in luoghi non teatrali: nelle case, nei forni, negli ospedali, per le strade, nelle campagne recuperando miti e riti dove la comunicazione tra natura, bestie e uomini è vissuta in modo olistico.

Loro sono il Teatro delle Ariette che, dopo la “fuga dalla città” per rifugiarsi in campagna, al Castello di Serravalle, avvenuta nel lontano L'89, hanno dato vita ad un teatro che prende ispirazione dalla materia tangibile, dalla terra, un teatro che proviene dalla fatica e dalla memoria. Per l'8 aprile prossimo, loro decimo compleanno, sarà pronto il nuovo spettacolo Matrimonio D'inverno che presenteranno nel nuovo Deposito degli Attrezzi un edificio rurale pertinente alla casa laboratorio dove i due fondatori Stefano Pasquini e Paola Berselli vivono e lavorano recentemente ampliato e ristrutturato.

PASQUINI racconta la genesi della nuova fatica: «Matrimonio D'Inverno nasce da un compito che io e Paola ci siamo dati l'inverno scorso: scrivere un diario quotidiano, iniziando il 21 dicembre e terminando il 21 marzo, annotandovi la vita quotidiana. Poi abbiamo lasciato “riposare” i diari per un altro inverno e dopo siamo partiti da quanto scritto per tirare i fili di un nuovo discorso teatrale».

Come tiene a sottolineare Pasquini, il Teatro delle Ariette non racconta una storia in modo classico, dall'inizio alla fine, sono piuttosto brandelli di discorsi lasciati in sospeso e poi ripresi inaspettatamente. Ed è proprio su questo flusso di memoria, oscillante e sorprendente, che si basano i diari, ricchi di esperienza tangibile, “da mangiare” quasi, come il teatro che creano: «Quando io e Paola ci siamo trovati a rileggere a distanza di tempo quanto annotato siamo rimasti sorpresi dalla dimensione straordinaria della vita quotidiana. Abbiamo scoperto quanto ogni giorno, che scorre via apparentemente banale, nasconde tanti piccoli tesori, tanti eventi straordinari.

E ci siamo anche accorti come, da un altro lato, la natura si dispiega ogni stagione uguale a se stessa, ogni anno nevica negli stessi periodi, quasi negli stessi giorni, e così via. Poi, essendo un teatro che vive e respira nell'esperienza reale, nel nuovo spettacolo ci sono inevitabilmente tracce della nostra relazione matrimoniale più che ventennale, echeggia il racconto dei tanti anni vissuti insieme ». Gli attori contadini sono impazienti di presentare al pubblico il nuovo spettacolo: i materiali di Matrimonio D'inverno sono offerti in anteprima, dall' 11 al 21 febbraio tutte le sere alle 20, salvo lunedì 15, nella consueta dimensione intima e non teatrale: la cucina della casa, a sei spettatori alla volta che si siederanno attorno al tavolo per una vera cena.