Il pifferaio delle meraviglie incontra le marionette La storica famiglia Colla da stasera al Duse
Notizia pubblicata il 16 aprile 2009
Categoria notizia : Spettacoli
ARRIVANO al Teatro Duse le marionette Carlo Colla e Figli, che si fregiano del prestigioso titolo di “Primaria Compagnia Italiana di Grandi Spettacoli Marionettistici”.
Celeberrime oramai in tutto il mondo, giungono con Il pifferaio magico, titolo ultimo nato, tratto dall’omonima fiaba dei fratelli Grimm, testo scritto da Eugenio Monti Colla che ha curato anche la regìa dello spettacolo (un’ora e 25 minuti, intervallo compreso). Lo spettacolo debutta stasera alle 21 e viene replicato fino a domenica (sabato doppia recita alle 16 e alle 21 e domenica recita alle 15.30). «La storia ricalca quella originale —dice Colla — ma mi sono permesso alcune licenze. Ad esempio, è a lieto fine: il pifferaio Hans riporta indietro tutti i bambini che aveva sottratto alle famiglie del villaggio. Inoltre, la magìa non sta tanto nel prodigio che compie quanto nel riuscire a far cambiare mentalità e atteggiamento agli abitanti»
Come si può, in uno spettacolo di marionette per bambini, spiegare un concetto così profondo?
«Dapprima si vede Hans il poeta scacciato come perdigiorno. Soltanto la figlia del borgomastro lo capisce e gli sta vicina. Ma lui rimane solo nel bosco, dove parla con gli animali e dove gioca con i bambini che sono venuti a cercarlo. Il Pifferaio con le sue magiche melodie libera la città dai topi e attira a se tutti i bambini della città. E poi c’è l’Imperatore nomina Hans Poeta di corte».
E come gestisce nel teatrino la folla di topi?
«Arte del mestiere…La messinscena è grandiosa: abbiamo 120 marionette e 350 topi. Sono in una lunghissima processione, si vedono fino all’orizzonte. La scena dove si gettano tutti nel fiume seguendo la melodia del pifferaio è spettacolare. I bambini si divertono moltissimo»
Costumi, scene, attrezzeria: tutto è stato costruito ex novo nei laboratori della compagnia. Le musiche sono di Danilo Lorenzini, “storico” collaboratore della Carlo Colla, coadiuvato da Giuseppe Azzarelli.A fine spettacolo, si alza il sipario e i marionettisti compaiono a ringraziare nel teatrino (in ginocchio e tutti assiepati perchè in piedi non ci stanno). Di solito sono una decina. E il pubblico guarda incredulo. Sembra impossibile che siano riusciti a muovere, con l’abilità delle loro dita, tutti quei personaggi. Ma questa è la magìa del teatro delle marionette. c. m. c
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