Plautus festival: Godibili equivoci per Mario Scaccia
Notizia pubblicata il 08 agosto 2007
Categoria notizia : Musica
Perché ha riportato in scena Il signore va a caccia?«Perché mi sollecita piacevoli ricordi. La rappresentai nel 1956 con la mia prima compagnia, con la regia di Mario Landi giovane regista che avrebbe acquisito fama in televisione.
Fu un successo che indusse l'impresario Lucio Ardenzi a richiederla. La riproponemmo, ma senza eguagliare quel primo successo perché il nuovo regista non aveva lavorato come Landi sui ritmi e tempi imposti da Feydeau. La ripresi di nuovo nel 1975 con un'altra compagnia molto adatta. Fu un successo clamoroso: 130 sere con teatri esauriti».Cosa intende per compagnia "adatta"?«Occorre una compagnia in grado di rispettare i tempi e i ritmi dettati da Feydeau che richiede il rispetto assoluto della scrittura teatrale. Talvolta nella commedia, davanti alla battuta, l'attore tende ad abbandonarsi al gioco, gli "dà dentro" frastornando così il gioco stesso che deve mantenersi lindo».Perché ha voluto ancora Debora Caprioglio?
«Perché l'adorabile Debora si addice al ruolo di primadonna giovane. Possiede naturalezza scenica e femminilità. Spesso in scena abbiamo delle "virago"! (ride). Quando chiedo alle giovani di essere donne, diventano come volgari puttane. Debora invece sa stare al gioco scenico, ma sa pure difendersi. Porta freschezza e il suo gioco d'attrice è autentico».Anche lei questa volta si concede a un gioco... d'attrice.«Una volta gli autori scrivevano le parti per gli attori della loro compagnia. Nella mia, nessuno possedeva doti da primadonna caratterista. Dato che conoscevo bene questa commedia, mi sono ricavato questo ruolo di abilità scenica. Ne avrei fatto anche a meno, ma i teatri pretendono ancora la mia presenza».Cosa la intriga di Feydeau?«Come disse il grande attore Jean-Louis Barrault, Feydeau fu antesignano di Ionesco. Il primo possiede l'assurdità naturalistica, Ionesco quella metafisica. È divertente l'irreale gioco teatrale».Quali nuovi programmi l'attendono?«I miei programmi sono tutti per il presente. Oltre al Signore va a caccia che riprenderemo a febbraio, recito poesie da l'Alcione di D'Annunzio in un recital di danza e poesia. Ormai le gambe non mi reggono più tanto tempo in scena; così mi accontento di fare regie e ricavarmi piccoli ruoli».Info: 0547-94901.