Ravenna. L’acqua ha invaso bagni e strade.Danni da Casal Borsetti a Cervia per la mareggiata di lunedì notte
Notizia pubblicata il 29 aprile 2009
Categoria notizia : Fatti Curiosi
LA MAREGGIATA della notte fra lunedì e martedì, con raffiche di vento di 80 chilometri orari, ha provocato danni su tutto il litorale, anche nei lidi solitamente immuni da fenomeni di allagamento ed erosione, come Porto Corsini o Marina di Ravenna.
L’acqua ha spazzato via porzioni di spiaggia, invaso l’interno di molti stabilimenti balneari e, in alcuni casi come a Lido di Savio, li ha oltrepassati arrivando fino in strada. «Dei nove lidi ravennati — assicura Riccardo Sintoni, direttore della Cooperativa bagnini della Confesercenti — se ne è salvato al massimo un paio. Sono state danneggiate anche quelle località che di spiaggia ne hanno fin troppa». Giuseppe Ferrari, dell’Ulisse a Marina di Ravenna, racconta che l’acqua ha iniziato a entrare nello stabilimento dal pomeriggio. Poi la mareggiata notturna, ampiamente anticipata dalle previsioni meteorologiche, ha fatto il resto.
«All’interno — spiega Ferrari — ce ne saranno stati 60 centimetri, nel piazzale esterno anche 80. Il nostro bagno è stato ristrutturato due mesi fa e le attrezzature hanno subito parecchi danni. Quello che è successo non si può attribuire a calamità, anche perché le previsioni avevano parlato chiaro, ma piuttosto alla scarsa professionalità con cui alcuni bagnini gestiscono la spiaggia. Lo stabilimento vicino al mio è stato sopraelevato rispetto al terreno e non ha subito danni.
L’acqua però non defluisce in maniera corretta e si riversa nei bagni vicini». Al Luana infatti, dove l’altra sera era in corso una cena, sono dovuti intervenire i pompieri con un gommone, perché i commensali all’interno e del tutto all’asciutto, nonostante quello che stava succedendo fuori, hanno continuato a cenare finché l’acqua non ha completamente circondato la struttura. Non se la passa bene neanche il Meridiana di Punta Marina: «Il canalino del consorzio che si trova vicino a noi — dice la titolare Giovanna D’Ambra — è stato abbassato, così l’acqua è entrata senza trovare resistenza dentro il bagno e nelle cabine, lasciando un mucchio di sabbia».
LA COOPERATIVA bagnini di Cervia ieri si è riunita in via straordinaria proprio per fare il punto sulla mareggiata. «Tra le zone più danneggiate — sottolinea il presidente Danilo Piraccini — c’è sicuramente la parte nord di Milano Marittima, dalla 20a traversa in poi. Ma ci sono stati allagamenti anche in centro che hanno richiesto l’intervento dei pompieri.
Siamo in piena fase di ‘ruspatura’, di livellamento cioè della spiaggia per la bella stagione. In previsione della mareggiata l’avevamo sospesa per non abbattere la protezione, ma il 90 per cento della costa era stato livellato, quindi l’acqua ha investito e danneggiato passerelle e strutture già collocate sulla sabbia. In ogni modo la duna ha protetto il patrimonio abitativo perché in alcuni casi il mare è arrivato fino agli stradelli che danno sul viale II Giugno. Senza contare i danni provocati dall’erosione». Ora dichiara Piraccini, bisognerà impegnarsi perché la spiaggia sia in condizioni accettabili per il week end del 1° maggio. «Per questo — conclude — abbiamo chiesto alla Regione una deroga all’utilizzo delle ruspe».
TRA I PIÙ danneggiati di Milano Marittima c’è sicuramente il bagno Biondi, nella zona nord. «L’acqua è arrivata all’interno — assicura il titolare Adelmo Biondi — e in più si è portata via 7mila metri cubi di sabbia posizionati tre giorni fa per far fronte all’erosione. Anzi, deve averne portata via anche di più, perché adesso il mio stabilimento balneare si è abbassato di circa sessanta centimetri».
a.c.
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