Ravenna progetti per aumentare la sicurezza. I bagnini di salvataggio: 'In mare la prevenzione é importantissima'

«IL 90% DEL lavoro del bagnino sta nella prevenzione». A dichiararlo é Corrado Riva, bagnino da 16 anni e responsabile sulla spiaggia del servizio di salvataggio ravennate. Scordatevi quindi scenari da 'Baywatch' o spettacolari salvataggi, il vero lavoro del bagnino é «far rispettare le regole e sopratutto far rispettare il mare».

«Il momento del salvataggio é di certo importante e noi ci addestriamo per questo - continua Riva - ma dietro ai dati dei salvataggi effettuati si nascondono i numerosi interventi di semplice informazione, consiglio e prevenzione».
Stefano Verlicchi, consigliere della Csb in un comunicato stampa sottolinea l'importante ruolo che anche il turista deve avere in termini di collaborazione, rispettando le regole del mare.

Un lavoro, quello del bagino di salvataggio, che nel comune di Ravenna é svolto dalla cooperativa Csb che copre tutto il litorale; da Casal Borsetti a Lido di Savio. 65 i bagnini attivi a tempo pieno sulle spiagge ravennati che diventano 80 contando i turnisti, coordinati dai due istruttori responsabili. 65 le postazioni e 10 i coordinamenti radio.

I due coordinatori sono dotati anche di gommone (quest'anno utilizzato in ben 4 interventi) e di un pick-up, questo sì molto simile a quelli visti sulle coste americane, per gli interventi direttamente sulla spiaggia. Simona Tarlazzi, istruttrice e collega di Riva, svela i progetti per l'anno prossimo: «Ci piacerebbe potenziare il servizio acquisendo 3 o 4 moto d'acqua per poter intervenire con più prontezza lungo tutto il litorale». Da settembre é prevista inoltre la definitiva fusione delle due cooperative bagnini presenti a Ravenna la Csb e la Cbr, fusione a livello puramente burocratico visto che i servizi in spiaggia già  da tre anni li effettua esclusivamente la Csb.

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