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Simoncelli: 'È un anno decisivo Futuro in Ducati con Vale? Magari'
Notizia pubblicata il 10 dicembre 2010
Categoria notizia : Sport
I capelli ricci e voluminosi non fanno ormai più notizia. Le battute cariche dell’humor di Romagna e di concessioni allo slang giovanile, nemmeno. Ma a Marco Simoncelli non mancano gli spunti per ridere e far ridere: «Belle le moto, fanno un po’ paura», racconta il suo primo incidente, «ma non così pericolose come gli scooter. A 14 anni mi allenavo nel vialetto di casa e ho fatto un frontale con mia zia che veniva su inconsapevole con la sua Opel Corsa.
Vederla ed andarci addosso sono stati la stessa cosa. Scooter nuovo distrutto, papà infuriato, piede fratturato e 15 giorni all’ospedale». Da allora Marco ha preferito le moto, sempre più potenti (la 125 nel 2002, la 250 nel 2006, la categoria regina nel 2010) ed ora sorride, immaginando una stagione che parte con grandi ambizioni: «I primi test sono andati molto bene, siamo sulla buona strada per risolvere i problemi di affidabilità dello
scorso anno. L’obiettivo è chiudere tutte le gare del Mondiale nei primi cinque posti».
Un Mondiale con tanti cambiamenti. Intanto, una moto ufficiale. «Quest’anno la Honda ha scelto quattro piloti alla pari (Pedrosa, Stoner e Dovizioso), i risultati diranno chi ha più diritto di parola». Un nuovo compagno: «Da Melandri ho imparato… che non bisogna piangersi addosso. Lui tende a farsi compatire, mentre io credo che si debba reagire per tornare più forti di prima. Non abbiamo avuto un gran rapporto e mi dispiace, ma è andata così». Un vecchio rivale su una nuova moto: «Un bel binomio, quello tra Valentino e la Ducati, per i tifosi italiani che da tempo sognavano di avere un “p ac ch ett o” tutto tricolore.
Rossi è un pilota come ce ne sono stati pochi nella storia: ha vinto tutto, l’anno scorso ha dominato, quest’anno è stato sfortunato». Un nuovo sogno: «Per il 2011 sono vincolato alla Honda e sono felicissimo di essere lì, poi si vedrà, magari già nel corso della stagione qualcosa potrebbe cambiare. Non posso certo negare che mi farebbe piacere salire sulla Rossa, magari al fianco di Vale: ci alleniamo insieme, siamo amici. Non credo ci sarebbero particolari problemi».
Infine, un occhio indagatore prestato al mondo del rally e a quello della Superbike, dopo i primi contatti degli ultimi due anni: «Il rally mi affascina parecchio: la macchina è sempre di traverso e perdona molto più della moto quando sbagli. In più, è bello avere un navigatore con cui parlare e fare il “fenomeno ” dopo una frenata.
In Superbike mi sono divertito, quando ho gareggiato ad Imola. E buona parte del divertimento nasce dal fatto che sono riuscito a star davanti a Biaggi. Se non ce l’avessi fatta, mi sarebbe piaciuto un
po’ meno».
Ora come ora, la mente rimane concentrata sulla Honda e sulla sfida del 2011 al fresco campione del mondo: «Lorenzo ha le ore contate, spero di mettermelo dietro il più presto possibile. E come lui, tutti gli altri»