Le offerte più convenienti
Prenota gratis
Nessuna commissione

Dedicato anima e corpo a Gauguin

Notizia pubblicata il 10 ottobre 2007



Categoria notizia : Musica


LA FOLGORAZIONE, racconta, é avvenuta all'ombra della capanna di Gauguin, in Polinesia.

Lì sulla spiaggia, nell'idilliaco scenario che oggi sarebbe perfetto per una cartolina illustrata da esotico villaggio turistico, Marcello Jori ha scelto di riflettere sullo "spirito" dell'artista, sulla sua condizione ed ha avvertito la necessità  di chiedere un "risarcimento" al pittore più abbandonato di tutti i tempi.

 

Una "predicazione", come lui stesso le definisce, che é diventata un libro E' deciso: si muore!, volume a metà  strada tra la narrativa ed un prezioso oggetto d'arte, il primo di una serie che l'editrice Coconino Press di Bologna dedica a cinque maestri. Dopo Gauguin arriveranno Picasso, Modigliani, Andy Wharol e Frederic Edwin Church.

La prima predicazione, una azione scenica nella quale Jori declama tra immagini, opere, documenti d'epoca, e restituisce così a Gauguin un risarcimento dovuto, sarà  presentata a l MAMbo (Museo d Arte Moderna di Bologna, via Don Minzoni, 14) oggi alle 18.

"Le predicazioni - spiega - nascono da una consapevolezza. L'arte non é mai soltanto un bel quadro, una bella pittura , ma é un'opera che riflette la vita, é il frutto dell'incontro tra una grandissima personalità , che ha il dono di una visone del mondo unica e drammatica al tempo stesso e un'opera straordinaria. Questo incontro genera avventura, ma soprattutto vita, cambia l'esistenza non solo all'artista che l'ha creata, ma anche agli altri. Questa é la grande arte".

 

Da dove arriva l'ispirazione?

"Dal lavoro di William Blake, che realizzava volumi in copia unica, dai testi alle illustrazioni. Ho cercato questa stessa intensità , scrivendo un solo libro, con i testi ed i disegni realizzati con le mie mani, su una carta preziosissima, rilegato, letto e venduto nelle gallerie d'arte".

Questo il 'prologo' del progetto Gauguin?

"Da qui nascono le "predicazioni". Che diventano l'occasione per parlare della vita dell'artista. Al di là  delle opere. E focalizzo la mia attenzione su un solo aspetto dell'anima di questi maestri. Con Gauguin affronto il dolore nell'arte. Ho scelto lui perchè é il pittore che ha sofferto di più nella storia del mondo. Molto di più di Van Gogh. Perchè il suo paradiso perduto si trasforma per lui in un inferno. Con Andy Wharol affronterò il tema della stupidità  nell'arte, della ricchezza, con Picasso la nascita del mostro. Tutti artisti che hanno inventato una "vita" diversa dalle altre".

Perchè prediche?

"Perchè vorrei far sentire al pubblico cosa é la grande arte. Credo che l'arte abbia bisogno di predicazioni, per trasmettere i suoi valori morali, anche quelli più oscuri".
Dalla performance per i collezionisti ai lettori.
"Sì, stimolato da Igort e dal lavoro fantastico della sua Coconino, che tenta con questi libri un esperimento mai provato in Italia. Vendere volumi d'arte, ricchi di riproduzioni, sofisticati ed eleganti ad un prezzo popolare, 15 euro, dimostrando così che la divulgazione è possibile".
Come si svilupperà  l'azione dal vivo al Mambo?
"Sarà  un piccolo film interpretato e diretto in tempo reale, con lo scopo di commuovere. Il ritmo é quello di una sceneggiatura cinematografica, con un inarrestabile crescendo di emozioni per catturare, conquistare il pubblico con le stesse tecniche della pellicola. Ci saranno immagini, pitture, fumetti, una miscela che é sempre stata la caratteristica del mio lavoro.Il tentativo é di arrivare ad una letteratura popolare parlando dei sentimenti più segreti degli artisti. Io entro nella pelle di questi maestri per riportarli in vita".
Opere d'arte eseguite dal vivo.

"Opere di consolazione, per aiutare gli artisti nei momenti più difficili della loro esistenza. Quando Van Gogh si taglia l'orecchio, lo abbraccio. Mi rivolgo anche ai mie "fratelli", a tutti quelli che si preparano a fare gli artisti, chiedendo rispetto e devozione verso i grandi maestri che hanno sofferto e che continuano a voler restare vivi, attraverso i musei e le loro opere. Ma sono anche espressioni di gioia. Come nel caso di Picasso che, distruggendo con i suoi demoni l'estetica dell'Ottocento, vince, diventa il più potente pittore del mondo con l'orrore suscitato dai suoi quadri".

Questi libri come si inseriscono nel percorso artistico di Marcello Jori?
"Fanno parte dell'essenza stessa del mio lavoro, che é quello di analizzare e rappresentare il "corpo" dell'artista. Il mio nuovo progetto, infatti, é proprio una città  per artisti, si chiama "la Città  Meravigliosa".

Ho ritratto quelli che considero i più grandi creativi contemporanei, da Paolini a Gilbert&George, mettendoli in pose architettoniche e su misura del loro corpo costruisco la loro casa. Una metropoli perfetta che presenterò a Bologna il prossimo anno".