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Marakanda Se è Artre non fa proprio Differenza

Notizia pubblicata il 09 novembre 2009



Categoria notizia : Cultura


Martina, salita in sella al cavallo si era aggrappata alla criniera dalla paura. Ma poi la bimba spastica si era rilassata. Pareva trasfigurata anche solo potendo (finalmente) guardare gli altri dall'alto verso il basso. E spassandosela, per una volta. Per Nino, la scelta di giocare a basket è stata difficile. Ma poi in quell'esercizio ha trovato «un mondo di fiaba».

Che la vita vera lo fa soffrire, ha detto. Due modi di affrontare il disagio di una disabilità, fisica o psichica, due che si svolgono a Bologna, attraversolo sport: la rieducazione equestre, portata qui anni fa da Irene Schiff e la palestra di “integrazione reale”
di Marco Calamai.

Anche l'arte è metodo diffuso ed efficace nel quotidiano impegno per annullare le differenze. Da quasi due anni, da una costola della Coop Attività Sociali che ha sede a borgonuovo di Sasso Marconi, a Pontecchio è sorta Marakanda, progetto figlio di altri precedenti: come Mastro Ciliegia,ma più avanzato. Monica Maccarini, da un anno e mezzo ne è la coordinatrice artistica.
Ci mette corpo e anima. «Arte e capacità in corso d'opera» è lo slogan che il laboratorio si è scelto. Nel suo interno, gli ospiti suggeriti a Coop Attività Sociali grazie alla sinergia continua con le Asl territoriali,lavorano compiutamente a diverse realizzazioni. Se altrove l'attore mette solo il punto esclamativo all'oggetto e poi gli operatori dicono che da lui è stato realizzato, a Marakanda chi realizza un'opera, la fa veramente dalla a alla zeta, assistito nei momenti di difficoltà. È così che il protagonista, chiaro l'intento, supera quello che potremmo definire «effetto compassione».
In questa filosofia rientra pienamente lo scopo su cui il laboratorio poggia le sue basi. L'obiettivo di Marakanda è di «sfatare il luogo comune per cui, da persone svantaggiate, ci si deve accontentare solo di realizzazioni di scarso livello mentre per noi, si tratta di persone con spiccate qualità artistiche. «Noi guardiamo l'oggetto che viene realizzato, sia esso un quadro o una scultura in cera un mobile in legno - dice Maccarini - con occhio critico. Cioè dandogli il suo giusto valore, al di là di chi l'ha prodotto». Ne scaturisce un attento lavoro d'istruzione e attenzione nella fase di realizzazione. Con Marakanda agiscono tre educatori e due accompagnatori, questi ultimi attraverso una virtuosa convenzione con l'Accademia di Belle Arti. Sono studenti artistici e variano di volta in volta. Mandati “sul campo” per fare “tirocinio di formazione”.

Fare o non fare.. I risultati? Oggetti piccoli, medi e grandi, ceramiche, separèe artistici, strutture di legno, lavori in cera... ecc, alcuni dei quali hanno già fatto a settembre bella mostra di sè alla tradizionale «Fira di Sdaz» di Pontecchio Marconi. Opere che non intendiamo giudicare. Meglio invitare
i lettori a visitare la prossima mostra-mercato che si terrà nella bella sala Pertini della storica Coop Risanamento in via Muratori 4/2 dall' 1 al 5 dicembre. Dal titolo “Fare o non fare... non c'è provare”. L'inaugurazione è prevista alle 18 del primo dicembre.

Foto by http://www.flickr.com/photos/zikina/