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Mango per presentare il libro ' Di Quanto Stupore'

Notizia pubblicata il 28 agosto 2007



Categoria notizia : Fatti Curiosi


«Leggere un bel libro è tutto Oro» Mango "saggio"sotto l'ombrellone. Il cantante a Riccione per presentare "Di quanto stupore" dispensa consigli ai vacanzieri e ricorda i suoi ruggenti anni Ottanta

PAROLE E NOTE D'AUTORE

CON LE SUE melodie mediterranee strega migliaia di fan e soprattutto il gentil sesso, in visibilio quando sale sul palco.
Mango, cantante, musicista e scrittore, quest'estate alterna ai concerti un tour per presentare il libro «Di quanto stupore». Il testo, edito da Feltrinelli, raccoglie le liriche degli ultimi due anni, durante i quali il noto cantautore di Lagonegro ha lavorato anche all'uscita del suo nuovo album, intitolato « L'albero delle fate». Un'occasione per offrire anche «assaggi» musicali, sempre rigorosamente dal vivo, solo con voce e chitarra.
E' successo anche nei giardini di Villa Mussolini, a Riccione, dove l'«innamoratissimo» Mango ha invitato il popolo vacanziero, a riporre sempre un libro in valigia. Un gradito ritorno in riviera per il noto cantautore che frequenta Riccione sin dagli anni Ottanta, quando con «Oro», canzone galeotta del suo grande amore per Laura, si esibì nel mitico Dancing Savioli.

Qual è il tema del suo libro?
«E' l'esposizione di un'anima che cerca di volersi bene e cerca di esprimere al meglio il suo concetto di bellezza. Cosa per me fondamentale, perché senza la bellezza nessuno può fare nulla».
Bellezza interiore?
«No, anche esteriore. Quando acquistiamo qualcosa, scegliamo quello che più ci piace che è bello. Non è solo un fatto artistico, di cultura, di pittura e musica. E' qualcosa che è insito nell'uomo. La bellezza è sempre un indice, vale anche per una canzone»
Un esempio?
«A Riccione, accompagnato dalla chitarra ho cantato "Mediterraneo", brano che Paolo Conte ha definito "capolavoro". Bene. Al termine dell'esibizione la gente si è alzata in piedi, ha applaudito e ha fatto i complimenti. Con poco io e Carlo abbiamo dato l'idea di quello che proviamo dentro. "Mediterraneo" fa parte della mia pelle. La canto con tutto il corpo e il mio sentimento. E' la bellezza che esplode e che deve suscitare le stesse emozioni in chi ascolta».
Cosa consiglia a chi in spiaggia si rosola al sole?
«Visto che siamo un po' tutti aridi, invito a portarsi sempre dietro un libro. Può risolvere i nostri problemi. Una frase o una parola, letta oppure pronunciata al momento giusto, può essere la chiave di tante serrature».
L'estate di Mango come procede?
«In tournée. Fino a fine mese sono tutti i giorni in concerto. Ho degli appuntamenti anche in Emilia Romagna. L'8 settembre sarò al festival dell'Unità a Modena. Sono contento di esibirmi in questa regione, perché la gente ha sempre risposto con grande entusiasmo. Mi dispiace non poter venire in vacanza da queste parti, perché purtroppo d'estate sono sempre sul palcoscenico».
Cosa sogna?
«I sogni devono rimanere tali. Ho piuttosto dei desideri. Uno era quello di scrivere dei libri, ed è successo».
In amore come va?
«E' bellissimo. Sono sempre felicemente innamorato di Laura che ho sposato nel 1984, l'anno in cui ho inciso "Oro". C'eravamo conosciuti in sala di registrazione mentre cantavo quella canzone. Dopo pochi mesi ci siamo messi insieme, ci siamo sposati e abbiamo fatto due figli meravigliosi, Filippo e Angelina. Che si può desiderare di più dalla vita?»
Tra famiglia e lavoro c'è spazio per gli hobby?
«Mi piace molto fotografare. Cosa che considero una mezza professione. Ho pubblicato alcune foto nel mio libro. Non sono uno scansafatiche, ma talvolta mi piace pure bighellonare, o meglio non fare nulla, pensare e studiare gli altri, le persone, i loro movimenti, le espressioni degli occhi e capire cosa pensano».