'Bagnini, adesso serve il manager'. Veleni dopo la nomina del consiglio

RIELETTO il direttivo della Cooperativa Bagnini di Riccione, ma tra le polemiche di qualche vecchio associato che invoca il processo di rinnovamento e nuovi vertici. L'assemblea ha puntato sui nomi di Enzo Manzi, Elio Parma, Diego Casadei, Cesare Villa, Massimo Angelini, Andrea Gambuti, Otello Tontini, Mario Mei, Federico Capelli, attuale segretario e i nuovi consiglieri Riccardo Zangheri e Fabio Corazza. In settimana si eleggerà  il presidente e il suo vice.

FUORI DAL CONSIGLIO, perchè non si erano neppure presentati Marco Fabbri non rieletto. Poi Gianluca Forlesi ed Enrico Della Rosa che si era dimesso da tempo per una motivi personali. La sua é una voce di dissenso: «Quella dell'attuale cooperativa _ sostine piuttosto arrabbiato _ é un'organizzazione vecchia che non offre stimoli. Prendiamo solo atto di decisioni che assumono altri, ossia Lega delle Cooperative, Confartigianato e gli studi legali. Succede per tutti i temi in dibattito. Noi decidiamo solo sulle semplici iniziative come le rustide».

E ancora: «Si va avanti per inerzia e non si ha coraggio di dare una svolta come hanno fatto altre cooperative come la Promhotels, tanto per fare un esempio. Si dovrebbe cambiare il tipo di gestione. La nostra cooperativa dovrebbe avere un manager, pagato, indipendente, che non sia un bagnino e che quindi si dedichi a tempo pieno a questo lavoro d'inverno e d'estate. Si potrebbero così trovare sponsor, creare pacchetti e imbastire relazioni per organizzare eventi e iniziative. Così non andiamo avanti. Gestiamo solo i salvataggi, il quotidiano e le piccole cose».

INFINE LA SUA provocazione: «Il presidente Manzi é una bravissima persona, ma si diano segnali di rinnovamento eleggendo un nuovo leader e un nuovo vice. E' arrivato il momento di dare un segnale forte di rinnovamento, altrimenti rischiamo di morire per invecchiamento».

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