Archeologi a Maiano torvano i resti di una fornace
Notizia pubblicata il 23 agosto 2012
Categoria notizia : Fatti Curiosi
Luogo : San Marino
Il 31 agosto si concluderanno le operazioni della scavo a Maiano di San Marino.
Gli scavi diretti dal prof. Gianluca Bottazzi ed eseguiti dalla sezione archeologica dei Musei di Stato e della ditta Tecne s.r.l. con la partecipazione di due volontarie ed il supporto dell’ufficio gestione risorse ambientali e agricole e dell’Aasp ha riportato alla luce l’attività di una famiglia che produceva e commercializzava laterizi e ceramiche tra il primo e il terzo secono D.C..
Oltre alle strutture e scarichi di un impianto produttivo (fornaci) di età romana è stato confermato che l’area si estende per ben 8mila metri quadrati in cui venivano prodotti tegole, mattoni, manufatti in ceramica e mattonelle pavimentali.
Attualmente Maiano è una zona marginale ma durante l’età romana era molto adatta per questo dipo di produzioni dato che è ricca di acqua, argilla e legname che veniva utilizzato come combustibile.
E’ stato riscontarto inoltre che alcuni esemplari di laterizi romani avevano un ‘marchio’ che veniva distribuito sull’intero territorio e ciò consente agli studiosi di oggi di riscostruire le aree di produzione e commercializzazione dei prodotti. A Maiano sono stati ritrovati esemplari marchiati da alcuni esponenti della famiglia Seia ovvero Sesto e Lucio Seio e ciò implica che la fornace era uno dei centri produttivi di questa famiglia.